"Beko, tagli che rischiano di desertificare la città"
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"Il piano presentato dai vertici della Beko in ministero deve essere ritirato: è inammissibile illustrare nelle sedi istituzionali, le azioni con le quali, nei fatti, una multinazionale intende abbandonare l’Italia". Netta la presa di posizione della Fiom di Ancona. "L’assenza totale di investimenti nei processi produttivi, lo smantellamento di interi asset come il lavaggio e la refrigerazione, non possono e non devono in alcuna maniera trovare nessun punto di condivisione. (il Resto del Carlino)
Ne parlano anche altre fonti
Di Redazione | 22 Novembre 2024 alle 19:25 (RadioSienaTv)
«Questa non è un’azienda, questa è la Toscana» dice il governatore toscano, Eugenio Giani, davanti ai cancelli Beko di Siena. L’azienda ha annunciato che il sito chiuderà entro fine 2025: 299 gli addetti che vi lavorano e che da 12 anni convivono con la cassa integrazione. (La Repubblica Firenze.it)
I luoghi colpiti sono Siena e Comunanza. Bandiere sventolanti e megafoni fuori dallo stabilimento ‘Beko Europe’ di Comunanza, insieme alla rabbia e alla delusione. (il Resto del Carlino)
È una partita che tocca tre diverse aree d’Italia, quella per il futuro di Beko nella penisola: tre poli produttivi in aree che rischiano di perdere una presenza industriale importante, che fa da traino per territori che rischiano di divenire più periferici dal punto di vista industriale. (varesenews.it)
Dietro questa stringata comunicazione ci sono 541 persone, che perderanno il posto di lavoro. Anzi, sono pessime – scrive il gruppo -. (varesenews.it)
A quella sbarra abbassata e al vuoto che c’è dietro, emblema dell’ennesimo giorno di cassa integrazione e di blocco della produzione. "La Toscana siete voi, questa è una vertenza simbolo, perché non si può liquidare così un’esperienza industriale". (LA NAZIONE)