"Beko, tagli che rischiano di desertificare la città"

"Il piano presentato dai vertici della Beko in ministero deve essere ritirato: è inammissibile illustrare nelle sedi istituzionali, le azioni con le quali, nei fatti, una multinazionale intende abbandonare l’Italia". Netta la presa di posizione della Fiom di Ancona. "L’assenza totale di investimenti nei processi produttivi, lo smantellamento di interi asset come il lavaggio e la refrigerazione, non possono e non devono in alcuna maniera trovare nessun punto di condivisione. (il Resto del Carlino)

Ne parlano anche altre fonti

Di Redazione | 22 Novembre 2024 alle 19:25 (RadioSienaTv)

«Questa non è un’azienda, questa è la Toscana» dice il governatore toscano, Eugenio Giani, davanti ai cancelli Beko di Siena. L’azienda ha annunciato che il sito chiuderà entro fine 2025: 299 gli addetti che vi lavorano e che da 12 anni convivono con la cassa integrazione. (La Repubblica Firenze.it)

In un incontro che è avvenuto con i rappresentanti del Ministero delle Imprese e del Made in Italy (MIMIT), la proprietà ha comunicato che i siti di Siena (dove vengono prodotti congelatori) e di Comunanza (dove invece vengono prodotte le lavatrici) saranno chiusi entro il 2025. (DDay.it)

Acquaroli alla Beko: "Offensivo cancellare così 50 anni di storia, ora serve il dialogo"

Ci saranno tutti: il presidente della Regione Eugenio Giani, l’assessore all’economia Leonardo Marras, i parlamentari di riferimento del territorio Francesco Michelotti, Silvio Franceschelli, Tiziana Nisini, il presidente della Camera di Commercio Massimo Guasconi, il presidente della delegazione della Confindustria di Siena Fabrizio Landi e i rappresentanti di Cgil, Cisl, Uil. (Siena News)

La convocazione, annunciata dal presidente della Provincia di Siena Agnese Carletti, è stata decisa a seguito della comunicazione da parte dell’azienda, della chiusura dello stabilimento di Siena entro il 31 dicembre 2025. (SIENA FREE)

Uscendo, Acquaroli dice che "sì, è stato utile questo incontro, e importante innanzitutto per dare informazioni di cui siamo a conoscenza, e poi per stabilire una strategia di difesa e di proposte. Resta fuori la stampa: "Sono disposizioni superiori" dicono alla reception, mentre si sente lo sferragliare del cancello che si chiude. (il Resto del Carlino)