La battaglia sulle nomine Ue, Gershkovich a processo in Russia, il golpe sventato in Bolivia, le sfide degli ottavi agli Europei

Buongiorno. «La logica del consenso viene scavalcata da quella dei caminetti, dove una parte decide per tutti. Una conventio ad excludendum che a nome del governo italiano ho contestato e non intendo condividere». (Giorgia Meloni) «Con voi al governo si rischia l’isolamento del Paese» (Elly Schlein) «Non si può prescindere dall’Italia» (Sergio Mattarella) Nel suo doppio passaggio in Parlamento, alla vigilia del Consiglio europeo che dovrà dare il primo via libera all’intesa sulle nomine per i «top jobs» dell’Ue (Ursula von der Leyen di nuovo presidente della Commissione, il socialista portoghese António Costa leader del Consiglio Ue e la premier estone Kaja Kallas Alto rappresentante per la politica estera), la premier Giorgia Meloni ha detto tutto il male che pensa di un accordo raggiunto senza coinvolgere l’Italia e senza, a suo dire, tener conto del risultato elettorale. (Corriere della Sera)

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Giorgia Meloni alza la voce e chiede all'Unione europea di «cambiare direzione». (Italia Oggi)

La giornata della premier Giorgia Meloni è iniziata con la tradizionale colazione di lavoro, al Quirinale dove è stata ricevuta dal presidente della Repubblica Sergio Mattarella per approfondire le questioni che saranno oggetto del prossimo Consiglio europeo di Bruxelles. (QUOTIDIANO NAZIONALE)

Si parla di nomine Ue, Satnma Singh, Marina Berlusconi, Papa Francesco Tg Politico Parlamentare, edizione del 26 giugno 2024 (Dire)

Meloni torna underdog contro l'Europa degli oligarchi. Ma poi, fuor dall'Aula, con Ursula continua a trattare

"Io non penso che il presidente del consiglio dei ministri debba fare la cheerleader, né dell'uno né dell'altro, penso che debba difendere il suo interesse nazionale e questo sì vuol dire camminare a testa alta. (Adnkronos)

"Quello che noi vediamo oggi è che ci sono tre partiti che si considerano una maggioranza e che distribuiscono alcuni incarichi apicali. Maggioranza? Lo vedremo in Parlamento, senatore Delrio... Lo vedremo in Parlamento con il tempo". (L'Unione Sarda.it)

In Parlamento con la rabbia del Calimero, dell’underdog, dell’esclusa che contesta la “visione oligarchica e tecnocratica” di chi, nell’Unione europea, “fa accordi prima delle elezioni, senza tenere conto del voto dei cittadini”. (L'HuffPost)