Letizia Battaglia dalla bimba col pallone alla pubblicità Lamborghini: arte confusa con pedofilia
La forza di Letizia Battaglia era quella di far trasparire la forza e l’unicità di chi inquadrava.
Letizia Battaglia rompe la gabbia, spezza le catene, libera il desiderio e le identità
Nel 2020 invece di parlare della sua grandezza, Letizia Battaglia è diventata trend topic sui social a causa della campagna pubblicitaria della Lamborghini.
Che ha costretto Letizia Battaglia e la Lamborghini a fare marcia indietro e a ritirare la campagna. (Il Riformista)
La notizia riportata su altre testate
In questo video Letizia Battaglia ci fa capire come lei non si possa rinchiudere nel recinto di una categoria: «fotografa della mafia, fotografa dei morti». Nell’intervista volevamo mettere in risaltò che Letizia Battaglia non è stata solo la “fotografa dei morti ammazzati dalla Mafia”. (CittaDellaSpezia)
Situazione simile riguarda anche il progetto del nuovo forno crematorio, già finanziato dal 2015, ma che continua a rimanere in balia delle lungaggini burocratiche L'impianto palermitano è guasto da marzo 2020. (BlogSicilia.it)
Letizia Battaglia l’aveva cercata e incontrata dopo quasi 40 anni. L’ultimo viaggio di Letizia Battaglia comincia con l’Halleluja e prosegue con My Way, il brano che meglio coglie il suo modo personale di vivere e di morire. (Giornale di Sicilia)
(ansa). Da La Licata a Sorgi, da Vasile a Stabile, da Calabrò a Stancanelli, aneddoti e segreti del lungo e intenso rapporto professionale e umano con la fotografa (La Repubblica)
Letizia Battaglia fotografava la vita, sottolinea anche Roberta Scorranese sul "Corriere": «(Le sue erano) fotografie belle pur non ricercando mai, lei, la bella immagine. Chissà se Letizia Battaglia avrebbe apprezzato, come sintesi della sua vita, un titolo come quello della "Repubblica": «La fotografa dell'antimafia». (Avvenire)
Crediamo che sia doveroso intitolare il Centro a Letizia creando anche una struttura collegiale che abbia il compito di tenere alta la produzione artistica della prestigiosa struttura che i Cantieri culturali ospitano anche in suo nome». (Giornale di Sicilia)