Maurizio Landini minaccia il governo: "Se non arriva una risposta entro domani..."

Dopo lo sciopero e dopo aver inneggiato alla "rivolta sociale", Maurizio Landini passa direttamente alle minacce. Lo fa dopo il flop dello sciopero generale e dopo gli scontri in piazza a Torino. Così il segretario della Cgil, rivolgendosi direttamente a Giorgia Meloni, afferma: "Il governo cosa risponderà alle 500mila persone che sono scese in piazza venerdì?". E ancora: "Ci deve essere una risposta. (Liberoquotidiano.it)

Ne parlano anche altri media

Aver portato in piazza mezzo milione di persone non è servito a niente e per questo Maurizio Landini frigna e dice che il governo non può ignorare i manifestanti, supplicando un invito a Palazzo Chigi per ridiscutere la manovra finanziaria. (Panorama)

Il segretario generale della Cgil è come i suoi avversari desiderano dipingerlo: un politico radicale sotto mentite spoglie che lancia appelli incendiari, che organizza sovversioni, che complica l’esistenza (già complicata) alla gente comune. (L'HuffPost)

“Il punto è il governo cosa risponde ora alle 500 mila persone che sono scese in piazza venerdì. Il segretario generale Cgil torna sullo sciopero generale di venerdì 29 novembre. (Collettiva.it)

Landini: "Non mi pento di aver utilizzato il termine rivolta. Noi non violenti"

Così il segretario della Cgil Maurizio Landini, a proposito dello sciopero generale dell’altro ieri, che ha visto un’ampia adesione in tutta Italia, Sardegna compresa. «Ci deve essere una risposta», ha detto il leader del maggiore sindacato italiano a margine dell’assemblea di Avs a Chianciano, e «per quel che ci riguarda bisogna aumentare la spesa sanitaria e bisogna agire sul fisco per andare a prendere le risorse per fare questi investimenti». (L'Unione Sarda.it)

Per quel che ci riguarda bisogna aumentare la spesa sanitaria e bisogna agire sul fisco per andare a prendere le risorse per fare questi investimenti. «Il punto è il governo cosa risponde ora» alle 500 mila persone che sono scese in piazza venerdì. (Corriere della Sera)

"In 50 piazze dove ci sono state 500.000 persone non è successo proprio nulla. Cgil e Uil da quel punto di vista lì non devono rispondere a nessuno. Le nostre manifestazioni sono manifestazioni democratiche in cui non è successo assolutamente nulla". (Ottopagine)