Israele colpisce a sud di Beirut nonostante le rassicurazioni degli Stati Uniti

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Gli attacchi sono i primi nel sud del Libano in sei giorni, mentre Israele continua la sua incursione di terra nel Paese PUBBLICITÀ Israele ha colpito a sud di Beirut per la prima volta in sei giorni, nonostante gli Stati Uniti avessero assicurato che Tel Aviv avrebbe limitato gli attacchi alla capitale libanese, come dichiarato dal primo ministro libanese ad interim, Najib Mikati. Le Forze di Difesa Israeliane (Idf) hanno ribadito che gli attacchi su Beirut sono necessari per combattere il gruppo militante Hezbollah, sostenuto dall'Iran, che ha una forte presenza nel sud della città, nella zona di Dahieh. (Euronews Italiano)

La notizia riportata su altre testate

L'esercito di Israele ha bombardato con un raid aereo il sobborgo di Dahiyeh, nel sud di Beirut, dopo diversi giorni senza attacchi contro la capitale libanese. In una dichiarazione, i comandi militari di Tel Aviv affermano che i caccia dell'aeronautica militare israeliana, guidati da agenti dei servizi segreti, hanno colpito un deposito sotterraneo di armi di Hezbollah a Dahiyeh. (La Stampa)

Colpita nuovamente Beirut Nella notte è stata colpita Beirut. Questa mattina almeno cinque persone sono state uccise nei ripetuti attacchi contro il municipio di Nabatiyeh, tra cui il sindaco della cittadina, ha reso noto il governo. (Vatican News - Italiano)

In una dichiarazione, le Idf affermano che i caccia dell'aeronautica militare israeliana, guidati da agenti dei servizi segreti, hanno colpito un deposito sotterraneo di armi di Hezbollah a Dahiyeh. (la Repubblica)

«Non esiste più un posto sicuro in tutto il Libano»

Nuovo raid israeliano a sud di Beirut. L'attacco, il secondo nella capitale libanese, è arrivato poco meno di un'ora dopo l'ordine di evacuazione ai residenti emesso dall'Idf. Il fumo nero si è alzato tra i palazzi di Haret Hreik. (L'Unione Sarda.it)

Il pressing di Joe Biden per cercare di contenere l'alleato Benyamin Netanyahu segna un nuovo capitolo nella lettera che il segretario di Stato Antony Blinken e il segretario alla Difesa Lloyd Austin hanno inviato al ministro per gli Affari strategici israeliano Ron Dermer. (La Stampa)

«Qui non ci sono miliziani di Hezbollah. Aïtou è un villaggio prevalentemente cristiano». È soprattutto per questo che non si spiega le ragioni di un simile «massacro» padre Bernard Ibrahim, parroco maronita del piccolo villaggio dell’estremo nord del Libano, un’area di montagna a maggioranza cristiana a circa 100 km dalla capitale Beirut finora risparmiata dai raid dell’aviazione israeliana. (Tempi.it)