Zuckerberg ammette di aver censurato i social
Mark Zuckerberg, martedì scorso in un video, ha detto delle cose terribili. L'uomo che ha inventato e gestisce Facebook e Instagram, che coinvolgono quasi 4 miliardi di persone in giro per il mondo, ha dichiarato che la sua edicola globale, la sua bacheca, non farà più censure. «Ho intenzione di ripristinare la libertà di espressione». Fermi tutti: la notizia è ciò che ha ammesso di aver fatto, non ciò che promette di fare. (il Giornale)
Ne parlano anche altri media
Le piattaforme social, come affermato da Mark Zuckemberg, delegheranno agli utenti l'attività di fact checking, per questo è importante allenare i più piccoli a riconoscere una notizia vera da una finta. (Fanpage.it)
Si cita, in particolare il gruppo “P95 spenders”, ovvero quegli inserzionisti che spendono più di 1.500 dollari al giorno e che sarebbero stati dispensati dai controlli sulla pubblicità. (Il Fatto Quotidiano)
“Quindi assistiamo ad uno scontro tra la politica che regola il mondo reale, cioè il mondo in cui viviamo fatto dei confini nazionali a cui siamo abituati, e una diplomazia guidata dalle aziende e dalle piattaforme che invece gestisce e maneggia i confini di questo altro spazio della nostra vita. (RSI Radiotelevisione svizzera)
La comunità scientifica lo aveva già dimostrato. È una mossa che molti vedono come rivoluzionaria, ma che in realtà nasconde un’ammissione implicita: il fact-checking non funziona. (Corriere della Sera)
Torneremo alle nostre radici e ci concentreremo sulla riduzione degli errori, sulla semplificazione delle nostre politiche e sul ripristino della libertà di espressione“. (Radio Radio)
"Nessun cittadino, né due cittadini, né tre cittadini dovrebbero pensare di poter violare la sovranità di una nazione", afferma Lula. Milano, 9 gen. (Tiscali Notizie)