SVILUPPO. MISE: 30 MILIONI DI CONTRIBUTI PER INDUSTRIA CONCIARIA -

Prima Tivvù ECONOMIA

“L’industria conciaria italiana, con le sue imprese distribuite nei vari distretti produttivi, è un importante settore per le produzioni del made in Italy, dalle calzature all’arredamento ma anche nell’ambito dell’automotive”, dichiara il ministro Giorgetti.

Sono ammissibili alle agevolazioni le spese complessivamente non inferiori a 50 mila euro e non superiori 200 mila euro, che includono anche attività di ricerca industriale o sviluppo sperimentale, nonché garantire la sostenibilità ambientale degli investimenti. (Prima Tivvù)

Ne parlano anche altri media

Negli ultimi anni in penisola sorrentina le amministrazioni comunali hanno capito l’importanza del business aprendo di fatto pure all’arrivo di collaborazioni private Un dramma avvertito tantissimo anche in penisola sorrentina, dove proprio le nozze tra turisti stranieri rappresentavano – prima della pandemia da Covid 19 – rappresentavano una filiera importante, fruttuosa, che alimentava un indotto profondo. (Metropolis)

“La Stazione Sperimentale farà la sua parte garantendo sostegno ad opzioni che punteranno sulla sostenibilità e sulla Innovazione” conclude Così Edoardo Imperiale, direttore generale della SSIP, Stazione Sperimentale per l’Industria delle Pelli e delle materie concianti. (ILMONITO)

Per il mondo della ristorazione ci sono ben 100 milioni di euro di contributi a fondo perduto per chi abbia registrato una diminuzione del 15% del fatturato rispetto all’anno prima. Dunque in questo senso si comprendono i contributi a fondo perduto destinati a questo settore. (NEWS110)

Messaggio pubblicitario. Sessanta milioni di contributi a fondo perduto a sostegno di aziende e operatori penalizzati dall’emergenza Covid. Si sbloccano i tanto attesi ristori per il settore Matrimoni ed Eventi. (Sposi Magazine)

Con un prossimo provvedimento ministeriale verranno invece definiti i termini e le modalità per richiedere il contributo a Invitalia, che gestirà la misura per conto del Mise (Sardegnagol - la testata delle politiche giovanili in Sardegna)

Si tratta dell'antica danza delle Seychelles, eseguita in origine attorno a un falò. Attraverso la danza, tamburi di pelle di capra, noci di cocco, triangoli di metallo, pentole e utensili da cucina le persone schiavizzate condividevano il proprio dolore e cantavano le difficoltà che dovevano affrontare, in una coreografia semplice e sensuale. (LaPresse)