Netanyahu in mandato d'arresto
La Corte penale internazionale ha emesso un mandato d'arresto contro il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu e contro l'ex ministro della Difesa Yoav Gallant per crimini contro l'umanità e per crimini di guerra commessi tra l'8 ottobre 2023 fino almeno al 20 maggio 2024, giorno in cui la procura ha depositato le richieste di mandato di arresto. Il tribunale dell'Aia afferma la sussistenza di «ragionevoli motivi per ritenere che Netanyahu e Gallant siano responsabili, in qualità di superiori civili, del crimine di guerra di aver intenzionalmente diretto un attacco contro la popolazione civile» e di aver «intenzionalmente e consapevolmente privato la popolazione civile di Gaza di beni indispensabili alla sopravvivenza, tra cui cibo, acqua, medicinali e forniture mediche, nonché carburante ed elettricità, almeno dall'8 ottobre 2023 al 20 maggio 2024». (Italia Oggi)
Su altre fonti
«Voglio essere chiaro: non c'è nessuna equivalenza fra Israele e Hamas. Saremo sempre a fianco di Israele contro le minacce alla sua sicurezza», ha messo in evidenza Biden. (Corriere del Ticino)
Ma come il primo ministro più longevo di Israele, l’uomo che è riuscito nell’impresa di restare alla guida del Paese dopo la strage peggiore della Storia dello Stato ebraico, intenda ora giocare la sua partita, al momento non è chiaro. (la Repubblica)
I criminali di guerra sono altri”. Lo ha detto il vicepremier Matteo Salvini che, a margine dell’assemblea Anci, ha commentato la notizia del mandato d’arresto emesso dalla Corte penale internazionale per il premier israeliano, l’ex ministro della Difesa, Gallant, e il leader di Hamas Ibrahim Al-Masri (Il Fatto Quotidiano)
Karim Ahmad Khan, 54 anni, figlio di un dermatologo e di una infermiera, nato in Scozia e cresciuto in Inghilterra, è dal 2021 il Procuratore Capo della Corte Penale Internazionale. Da quando è stato nominato, ha cercato di ampliare l’operato di un tribunale che dal 2002, quando era stato istituito, si era occupato quasi solo di Africa. (Liberoquotidiano.it)
Eppure, le parole di Borrell non sono vincolanti per le capitali dell’Unione e, ovviamente, non lo sono per Londra. E tra gli altri, come sottolinea il Rappresentante per la Politica estera dell’Unione Europea, Josep Borrell, in tutti i Paesi della Ue. (ilmessaggero.it)
Contrari gli Stati Uniti di Joe Biden che ha pronunciato parole dure: “L’ordine di arresto è vergognoso. Tel Aviv, 22 novembre 2024 – Il giorno dopo la decisione della Corte penale internazionale, a tenere banco sul fronte medio-orientale è ancora la notizia del mandato di arresto per il premier israeliano Benjamin Netanyahu, accusato con l’ex ministro della Difesa Gallant di “crimini di guerra”. (QUOTIDIANO NAZIONALE)