A Brescia due ferimenti gravi nel giro di un'ora
Un uomo di origini indiane è stato raggiunto da un proiettile al torace sparato da un'auto in corsa. È accaduto a Brescia, in via Codignole nel quartiere Lamarmora. Le condizioni dell'uomo sono critiche ed è stato portato in ospedale da alcuni parenti che non hanno aspettato l'arrivo dell'ambulanza. A meno di un'ora di distanza dagli spari che hanno raggiunto il cittadino indiano, un uomo di 80 anni è rimasto ferito da un colpo d'arma da fuoco a Brescia. (Il Messaggero Veneto)
La notizia riportata su altre testate
Certo è che attorno alle 18.20 Giuseppe Valetti, 78 anni, ex sottufficiale dei carabinieri, ha preso la sua Beretta 7.65 (regolarmente detenuta) ed è andato al civico 21 di via Codignole, dove viveva Satpal Singh, 54, con la famiglia: ha parcheggiato la sua Fiat Panda, ha suonato al citofono ed è salito. (Corriere)
Brescia – Si è chiarito con il trascorrere delle ore il retroscena del doppio dramma che si è consumato nel tardo pomeriggio di sabato tra via Codignole e via Corsica a Brescia, dove Giuseppe Valetti, 78enne sottufficiale dell’Arma dei carabinieri in pensione, ha ucciso con due colpi di pistola Stapal Singh, muratore originario dell’India, 54 anni, padre di due figli di 27 e 28 anni, e poi ha cercato di uccidersi sparandosi in bocca. (IL GIORNO)
Sono tornati nella casa di via Codignole a Brescia, i famigliari di Satpal Singh, il 54enne di origine indiana ucciso sabato sera da Giuseppe Valetti. Un agguato secondo il figlio della vittima Jatilder. (TGR Lombardia)
Al centro del dramma, hanno ricostruito gli agenti della Mobile e il pm di turno Francesco Carlo Milanesi, c’era una casa contesa in via Corsica, la miccia dell’esplosione della violenza. (IL GIORNO)
A cura di Matilde Peretto Non sembra in pericolo di vita Giuseppe Valetti, il 78enne ex sottufficiale dell'Arma dei carabinieri che nella serata di sabato 13 aprile ha ucciso un uomo e poi ha tentato di suicidarsi a Brescia (Fanpage.it)
Sarebbe dunque un movente economico quello che ha armato la mano dell’ex maresciallo dei carabinieri, residente a Rodengo Saiano e, dalle notte di sabato, ricoverato in gravi condizioni alla Poliambulanza di Brescia dopo essersi sparato in bocca in un tentativo di suicidio. (QuiBrescia.it)