Rai, ecco il “metodo Giampaolo”: tv pubblica depoliticizzata. «E il canone non si tocca»

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Il Rossi pensiero è questo. Cioè TeleRossi sarà così. Si può già tracciare insomma, conoscendo il personaggio, quella che sta per essere la Rai del nuovo ad e la sua strategia per risollevare il servizio pubblico. Un po’ una road map e un po’ un quaderno di speranze quello che ha in mente Giampaolo Rossi. Accantonare, s’il vous plait, le vecchie storie sul soprannome Bussola ai tempi della militanza a destra un secolo fa, su lui tra Colle Oppio, Fare Fronte e Sommacampagna, perchè l’importante - per l’ad di Viale Mazzini come per tutti - non sono le radici (uffa lo specchietto retrovisore e basta con la retroattività!), ma gli approdi. (ilmessaggero.it)

La notizia riportata su altre testate

Si è insediato oggi, martedì 1 ottobre, il nuovo Consiglio di amministrazione della Rai. L’Assemblea degli azionisti, riunita in forma totalitaria alla presenza dell’intero azionariato (MEF e Siae), ha nominato il Cda, composto da Simona Agnes, Alessandro di Majo, Davide Di Pietro, Federica Frangi, Antonio Marano e Roberto Natale. (Fanpage.it)

Il nuovo Consiglio di amministrazione della rete pubblica si è insediato ufficialmente negli uffici di Viale Mazzini nominando a maggioranza Simona Agnes per il ruolo di presidente e Giampaolo Rossi come nuovo amministratore delegato. (Virgilio Notizie)

Anche se si deve ancora passare lo scoglio della Commissione Vigilanza per ratificare la nomina, avvenuta a maggioranza, della presidente del Cda nella persona di Simona Agnes. Cosa che resta ancora molto complicata - e allo stato attuale non praticabile - visto il no ricevuto dal consigliere pentastellato Alessandro Di Majo e da quello in capo ad Avs Roberto Natale, cui seguirà un voto analogo dai rappresentanti dei 5 Stelle e di Avs in Commissione Vigilanza dove sono necessari i due terzi dei votanti per raggiungere il quorum. (il Giornale)

E neanche dello studente, cresciuto nella sede del Movimento sociale di Colle Oppio, con compagni di università come Alessandro Giuli, Pietrangelo Buttafuoco, Angelo Mellone, impegnato a filosofeggiare, senza però disdegnare di affrontare a petto in fuori i centri sociali. (Corriere della Sera)

di Viale Mazzini a indicare come suo successore alla direzione generale Corporate Roberto Sergio. Si concretizza quindi la staffetta che già con la consigliatura appena finita (che vedeva Sergio a. (Italia Oggi)

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