Meloni in Giordania e Libano: stabilizzazione e sicurezza Unifil

Bruxelles, 17 ott. – Sostegno alla Giordania, partner “fondamentale” per la stabilità del Medio Oriente; aiuto umanitario a Gaza; sicurezza dei militari impegnati nelle missioni Unifil e Mibil in Libano. Sono questi i principali temi al centro della doppia missione di domani della presidente del Consiglio Giorgia Meloni in Giordania e Libano.Ad Aqaba (alle 12) la premier avrà un bilaterale con Re Abdullah II e si confronterà con lui sulla crisi in Medio Oriente. (Agenzia askanews)

La notizia riportata su altri giornali

Atterrata nella notte con un volo da Bruxelles, dove ha partecipato al Consiglio europeo, la premier avrà un incontro tête-à-tête con il sovrano giordano, al quale seguirà una colazione di lavoro. (Tuttosport)

Riferendo alle Camere di Unifil e della guerra in Libano, ieri il ministro della Difesa Guido Crosetto ha definito Hezbollah “organizzazione terroristica”. Così del resto la definiscono Usa e Israele, la classificazione dell’Ue è un po’ più articolata e distingue, con qualche ipocrisia, tra l’ala politica e quella militare. (Il Fatto Quotidiano)

Meloni: "Orgogliosa di essere in Libano oggi, lavoriamo per cessate il fuoco durevole" (L'Unione Sarda.it)

Il Presidente Meloni in Giordania

Il presidente russo Vladimir Putin pratica, rovineremmo il lavoro del G20" ha detto Putin, (Tuttosport)

Sul tavolo da tempo, e negli ultimi mesi in modo sempre più evidente all’ordine del giorno anche tra i leader europei (sono centinaia di migliaia i siriani che si trovano all’interno dei confini Ue, circa un milione nella sola Germania) la questione è stata affrontata ieri a Cipro nell’ambito del vertice Med9 in un quadrilaterale tra la premier Giorgia Meloni, il Re di Giordania Abdullah II, il presidente cipriota Nikos Christodoulides e la presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen. (il manifesto)

Il Presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, si è recata in visita in Giordania dove è stata ricevuta da Re Abdullah II. I due leader hanno discusso della situazione in Medio Oriente e degli sforzi comuni per un cessate il fuoco a Gaza e il rilascio degli ostaggi israeliani in linea con la risoluzione 2735, ribadendo la necessità di un processo politico che conduca alla soluzione dei due Stati. (Governo)