Oceania 2: è uscito il sequel dell’amatissimo film (che porta con sé tanti potenti messaggi)
È uscito al cinema “Oceania 2” in cui ritroviamo Vaiana cresciuta e diventata leader, ma che deve affrontare le proprie paure e capire quanto sia importante la collaborazione tra diverse comunità È finalmente arrivato nelle sale “Oceania 2“, il sequel del tanto amato film Disney del 2016. Otto anni dopo la sua avventura da ribelle, Vaiana è cresciuta ed è diventata una leader rispettata sulla sua isola, Motunui. (greenMe.it)
Se ne è parlato anche su altri giornali
Un esordio che ci racconta quanto il brand Oceania abbia retto negli ultimi otto anni: il primo film, infatti, debuttò il 22 dicembre 2016 con appena 220.583 euro, chiudendo la corsa con 14,3 milioni di euro. (cinematografo.it)
Come prevedibile Oceania 2 si è imposto nettamente in classifica con un ottimo debutto di 880.954 euro per una media/cinema eccellente di 1.998 euro. Polverizzato il risultato del debutto del primo Oceania che il 22 dicembre del 2016 esordì con 220.583 euro per arrivare a un totale di oltre 14,3 milioni di euro. (Cineguru)
Derrick Jr., il nuovo classico Disney, arrivato nelle sale, può contare ancora sulle voci italiane che abbiamo apprezzato nell'originale: a dividersi la protagonista sono sempre Emanuela Ionica nei dialoghi e Chiara Grispo nel canto, mentre Fabrizio Vidale è il semidio Maui. (Movieplayer)
"Non si smette mai di scegliere chi siamo". L’attesa quasi decennale è finita ed è sbarcato ieri con successo, nelle sale italiane, Oceania 2, il nuovo film Walt Disney Animation Studios diretto da David Derrick Jr. (QUOTIDIANO NAZIONALE)
Le voci dei personaggi sono di Auliʻi Cravalho, Dwayne Johnson, Alan Tudyk, Rachel House e Awhimai Fraser in originale; di Emanuela Ionica, Chiara Grispo, Giorgia, Fabrizio Vidale e Angela Finocchiaro nella versione italiana. (L'Eco di Bergamo)
Oceania è stato, ed è ancora, un grande film d'animazione, forse tra i più riusciti del catalogo del marchio: pur mettendo al centro della narrazione temi cari ai Walt Disney Animation Studios, ovvero la voglia di libertà, la necessità di auto-affermazione e il desiderio di trovare la propria identità al di fuori del nido familiare e dei confini conosciuti, è questa saga ad aver potenziato la strada intrapresa dalla major in termini di narrazione del femminile. (Cosmopolitan)