Andria tornerà al voto nel 2026: slitta l’elezione comunale – AndriaLive.it

Anche il comune di Andria è tra i tanti in Italia che dovranno attendere oltre cinque anni per rinnovare l’amministrazione comunale. A causa dello slittamento delle elezioni comunali del 2020, dovuto all’emergenza sanitaria da Covid-19, i cittadini andriesi dovranno aspettare fino al 2026 per recarsi alle urne. Come stabilito da una recente circolare del Viminale, oltre duemila comuni italiani, tra cui grandi città come Roma, Milano, Napoli e Torino, si troveranno nella stessa situazione. (AndriaLive)

Ne parlano anche altre fonti

I comuni andati al voto nell'ottobre 2021 con un rinvio dovuto al Covid, come il Comune di Rimini, torneranno ai seggi per le amministrative nella primavera 2027 . Leggi tutta la notizia (Virgilio)

Quindi: il sindaco Matteo Lepore resterà in carica cinque anni e mezzo. A Bologna si voterà per le Comunali nella primavera del 2027. (Corriere della Sera)

Sei mesi in più (è stato eletto nel 2021, il 4 ottobre, se si voterà in giugno quindi il “bonus” sarà più lungo), che si traducono in una speranza per il primo cittadino, che… (La Repubblica)

Veneto, voto al 2026 le ragioni che “tentano” la politica

La circolare numero 84 del ministero degli Interni mette nero su bianco quello che nei corridoi della politica si attendeva da alcune settimane. Il ministero ha deciso di cambiare le previsioni che vorrebbero le elezioni comunali rinnovate esattamente cinque anni dopo. (il Resto del Carlino)

Il dibattito, soprattutto in Trentino, ha tenuto banco nei mesi scorsi, quando anche il Consiglio delle autonomie insisteva sul fatto che le amministrazioni elette nell’autunno 2020 potessero fare tutti i cinque anni di mandato e votare nell’autunno del 2025. (Il T Quotidiano)

Se infatti il documento diffuso ieri fa esplicito riferimento al voto comunale, indicando come obbligatoria la finestra elettorale tra il 15 aprile e il 15 giugno 2026, è del tutto evidente che nei palazzi della politica si sta ragionando sull’eventualità di uniformare la scelta anche per quelle regioni - come il Veneto - i cui consigli vedono scadere il mandato nello stesso periodo autunnale del prossimo anno. (ilgazzettino.it)