Stellantis non è l’unica in crisi, da Ford a Volkswagen, tutti i tagli dell’automotive

Il mercato dell'automotive sta vivendo un periodo molto difficile in Europa. Una serie di fattori ha portato a repentini cali nelle vendite delle automobili, soprattutto di quelle elettriche. Questa crisi ha costretto le grandi case automobilistiche europee a ripensare una parte del proprio modello di business, cercando nel risparmio e nei tagli alle spese il mancato profitto dovuto ai minori margini che i Bev garantiscono rispetto alle loro controparti a benzina (QuiFinanza)

Se ne è parlato anche su altri giornali

Cosi commenta la segreteria Fiom Savona che prosegue: "La recente decisione del governo nella Legge di Stabilità di tagliare il fondo automotive, istituito dal precedente Esecutivo, 4,6 miliardi di euro, pari all’80% delle risorse previste, va nella direzione opposta a quella auspicata, in un momento dove servirebbe un forte sostegno per garantire la competitività del settore, la difesa dell’occupazione e dell’innovazione tecnologica per affrontare le sfide del futuro". (SavonaNews.it)

“L’attuale situazione di stallo nel confronto al Mimit, il taglio di risorse pubbliche e la mancata presenza dei vertici di Stellantis, richiedono l’assunzione di una responsabilità non più rinviabile dopo lo sciopero e la manifestazione nazionale dei lavoratori del settore auto” ‒ scrivono i tre segretari generali a sostegno della richiesta di convocazione, concludendo che ‒ “In assenza di un riscontro positivo ci vedremo costretti all’auto-convocazione con i lavoratori del settore presso Palazzo Chigi”. (Fiom-Cgil)

Difficoltà a valanga per il mercato delle quattro ruote, che pare non avere soluzioni per uscire da una situazione di crisi senza precedenti. Colossi mondiali come Volkswagen e Stellantis si trovano a fare i conti con una rottura prolungata, un disastro sotto il profilo delle vendite e dei profitti che in questo 2024 si sta facendo sentire e non poco. (QuattroMania)

Gli operai metalmeccanici scendono in piazza: sono a rischio seimila posti di lavoro

Confindustria Molise, visti gli ultimi dati economici elaborati dal Centro Studi di Confindustria, si dice estremamente preoccupata. Le parole del presidente Vincenzo Longobardi sono chiare. (Primonumero)

È un quadro a tinte sempre più fosche quello del settore automotive e della componentistica. Si tratta di una bomba sociale ad orologeria. (quotidianodipuglia.it)

Sono stati circa 70 i lavoratori che con bandiere e striscioni, hanno preso parte al presidio organizzato da Cgil e Fiom in piazza Matteotti a Umbertide. A preoccupare il sindacato è la situazione in cui versano le imprese presenti nel territorio altotiberino e della provincia di Perugia, colpite dalla crisi, nata a livello europeo e che ha avuto ricadute fortissime anche nel territorio umbro. (Saturno Notizie)