L'ex comandante della Gendarmeria vaticana sulla scomparsa di Emanuela Orlandi: «Non so perché la tomba De Pedis era in Sant'Apollinare»

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Un mistero a cui nessuno è ancora riuscito a dare una risposta. Per questo il caso di Emanuela Orlandi continua ad essere d'attualità. Domenico Giani, ex comandante della Gendarmeria vaticana, è stato ascoltato davanti alla Commissione parlamentare di inchiesta sulla scomparsa di Emanuela Orlandi e di Mirella Gregori, presieduta dal senatore Andrea De Priamo (FdI). E ha risposto in merito alla presenza della tomba di Enrico De Pedis all'interno di Sant'Apollinare: «Io non so perché era lì, non me ne sono mai occupato, non faceva parte dei miei compiti. (ilmattino.it)

Su altri giornali

Vatican News "Confermo quanto detto, è stato il Vaticano attraverso me come Comandante della Gendarmeria a chiedere di incontrare il procuratore Capaldo per trattare esclusivamente la questione della estumulazione della tomba di De Pedis dalla Basilica di Sant'Apollinare... (Vatican News - Italiano)

Pietro Orlandi: «Mia sorella Emanuela usata da Wojtyla per fare la vittima» Emanuela Orlandi, l'ex fidanzato di Mirella Gregori interrogato: dal collegamento con Avon alla lite, cosa ha rivelato Quando sorse la questione della estumulazione della tomba di Renatino De Pedis dalla basilica di Sant'Apollinare, «mi chiesero di prendere contatti con il dottor Capaldo, chiaramente, la richiesta proveniva dalla segreteria di Stato e da mons. (leggo.it)

Il criminale a cui si riferisce Giani è Enrico “Renatino” de Pedis. (Il Fatto Quotidiano)

Pietro Orlandi: “Mia sorella Emanuela usata dal Vaticano per far diventare Papa Wojtyla una vittima”

Sono le parole di Pietro Orlandi durante un incontro organizzato dal movimento studentesco Azione universitaria alla... "Hanno voltato le spalle a Emanuela e alla nostra famiglia". (Virgilio)

«Ho un solo obiettivo: consegnare la verità al Parlamento italiano e al Vaticano sull'attentato al Papa e sulla scomparsa di Emanuela Orlandi». «Il 20 dicembre 1982 fu il Parlamento italiano a certificare che l’attentato era un complotto internazionale ufficializzando la pista bulgara - aggiunge - e dichiarando che il tentativo di uccidere papa Giovanni Paolo II era stato organizzato dai Paesi comunisti. (Gazzetta di Parma)

“Il nome Orlandi è diventato un tabù in Vaticano,” ha aggiunto, … Sono le parole di Pietro Orlandi durante un incontro organizzato dal movimento studentesco Azione universitaria alla facoltà di Giurisprudenza della Sapienza. (Repubblica Roma)