L'ex comandante della Gendarmeria vaticana sulla scomparsa di Emanuela Orlandi: «Non so perché la tomba De Pedis era in Sant'Apollinare»
Un mistero a cui nessuno è ancora riuscito a dare una risposta. Per questo il caso di Emanuela Orlandi continua ad essere d'attualità. Domenico Giani, ex comandante della Gendarmeria vaticana, è stato ascoltato davanti alla Commissione parlamentare di inchiesta sulla scomparsa di Emanuela Orlandi e di Mirella Gregori, presieduta dal senatore Andrea De Priamo (FdI). E ha risposto in merito alla presenza della tomba di Enrico De Pedis all'interno di Sant'Apollinare: «Io non so perché era lì, non me ne sono mai occupato, non faceva parte dei miei compiti. (ilmattino.it)
Su altri giornali
Vatican News "Confermo quanto detto, è stato il Vaticano attraverso me come Comandante della Gendarmeria a chiedere di incontrare il procuratore Capaldo per trattare esclusivamente la questione della estumulazione della tomba di De Pedis dalla Basilica di Sant'Apollinare... (Vatican News - Italiano)
Pietro Orlandi: «Mia sorella Emanuela usata da Wojtyla per fare la vittima» Emanuela Orlandi, l'ex fidanzato di Mirella Gregori interrogato: dal collegamento con Avon alla lite, cosa ha rivelato Quando sorse la questione della estumulazione della tomba di Renatino De Pedis dalla basilica di Sant'Apollinare, «mi chiesero di prendere contatti con il dottor Capaldo, chiaramente, la richiesta proveniva dalla segreteria di Stato e da mons. (leggo.it)
Secondo Pietro Orlandi sono emerse due verità dall'audizione in Commissione dell'ex capo della Gendarmeria Vaticana Domenico Giani. Una riguarda l'esistenza di una "ricostruzione storica" su Emanuela. (Fanpage.it)
Così al QN Mehmet Ali Agca. «Ho un solo obiettivo: consegnare la verità al Parlamento italiano e al Vaticano sull'attentato al Papa e sulla scomparsa di Emanuela Orlandi». (Gazzetta di Parma)
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Sono le parole di Pietro Orlandi durante un incontro organizzato dal movimento studentesco Azione universitaria alla facoltà di Giurisprudenza della Sapienza. Parole dure, che riflettono un dolore mai sopito per una verità che, a distanza di 41 anni, sembra ancora lontana. (Repubblica Roma)