CASO BOVE – “Quel gesto poteva essere fatale”: l’allarme del cardiologo
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Il Dottor Evangelista, cardiologo del Monaldi, analizza il caso e spiega le procedure di primo soccorso. Focus sui controlli nel calcio italiano. Il caso Bove rappresenta “una vittoria per la sanità italiana”, ma evidenzia anche alcune criticità nei protocolli di primo soccorso. A parlarne è il Dottor Marco Evangelista, cardiologo ed endocrinologo presso l’Ospedale Monaldi di Napoli, intervenuto nella trasmissione “Si gonfia la rete” di Raffaele Auriemma su Tele A. (Napolipiu.com)
Ne parlano anche altri media
Dopo la paura per quanto avvenuto in campo, il centrocampista della Fiorentina, Edoardo Bove, vuol tenersi aperta ogni possibilità. Ma quello che più conta adesso è che il ventiduenne sia fuori pericolo e possa lasciare in serenità l’ospedale dove è rimasto ricoverato per quasi due settimane. (fiorentinanews.com)
Non so esattamente tutto l'iter e quanto è stato fatto, ma è un dispositivo che in Italia non è ammesso per ottenere il pass per giocare. (CalcioNapoli1926.it)
Il centrocampista della Fiorentina che era stato colpito da un grave malore dopo 17 minuti nel corso della sfida contro l’Inter, il 1 dicembre scorso, è stato operato dall’equipe di aritmologia dell’ospedale universitario fiorentino che gli ha impiantato sottopelle un defibrillatore in grado d’intervenire automaticamente nel caso in cui si dovesse ripresentare una nuova aritmia ventricolare, la stessa che lo aveva colpito facendolo cadere a terra prima che tutti in campo, compagni di squadra e avversari, corressero a soccorrerlo. (Corriere Fiorentino)