Pete Hegseth, segretario alla Difesa

Un conduttore televisivo della tv amica Fox News a guidare tre milioni di dipendenti tra cui 1,3 milioni di militari. Quella di Pete Hegseth, 44 anni, è forse la nomina più scioccante di questa neonata amministrazione Trump II. Il nuovo segretario alla Difesa, quindi capo del Pentagono, è un ex capitano veterano in Iraq, Afghanistan e Guantanamo che, scrive Politico, a Washington non conosce nessuno. (Il Sole 24 ORE)

Se ne è parlato anche su altri giornali

La scelta esce dalla tradizio… NEW YORK — Da conduttore televisivo a comandante di oltre un milione e trecentomila soldati. (la Repubblica)

E' Pete Hegseth, 44 anni, da 10 conduttore di Fox News, che Donald Trump ha scelto come segretario alla Difesa della sua prossima amministrazione. Un guerriero del teleschermo pronto a mettersi alla guida della restaurazione annunciata da Donald Trump per sradicare la cultura 'woke' con cui i democratici avrebbero contaminato il Pentagono. (Adnkronos)

(Adnkronos) – Un guerriero del teleschermo pronto a mettersi alla guida della restaurazione annunciata da Donald Trump per sradicare la cultura ‘woke’ con cui i democratici avrebbero contaminato il Pentagono. (CremonaOggi)

Media, shock tra i funzionari del Pentagono dopo nomina Hegseth

Attivista conservatore, conduttore di Fox & Friends, è stato messo dal presidente eletto a capo del Pentagono, cogliendo di sorpresa l’intero mondo della Difesa. Hegseth, 44 anni, ha prestato infatti servizio nella Guardia nazionale del Minnesota — è stato inviato nella baia di Guantanamo, in Iraq e in Afghanistan, diventando capitano e ricevendo due Stelle di bronzo — ma per i critici i suoi meriti finiscono qua. (Corriere della Sera)

Conservatore convinto e sostenitore delle politiche dell'America First, il 44enne si è conquistato negli anni la stima e l'ammirazione del presidente eletto, che lo valutò per la guida del Dipartimento dei Veterani durante il suo primo mandato. (ilmessaggero.it)

Hegseth, se confermato dal Senato, guiderebbe 1,3 milioni di truppe attive in uniforme e oltre 750.000 civili, terrebbe incontri controversi con gli alleati degli Stati Uniti e svilupperebbe opzioni di attacco contro lo Stato islamico e i proxy iraniani. (Il Messaggero Veneto)