Mutuo meno caro, ma vince il fisso o il variabile? Domande e risposte dopo i nuovi tagli dei tassi: come muoversi

Una sforbiciata dei tassi che però il mercato aveva anticipato. Nella riunione del 12 settembre scorso l’Eurotower ha ribassato, con effetto dal giorno 18 del mese, tutti e tre i tassi con cui sono regolati i rapporti con le banche vigilate. In particolare ha portato dal 4,25% a 3,65% il tasso di rifinanziamento principale. Si tratta dell’equivalente del nostro vecchio tasso di sconto e funge, tra l’altro, da riferimento per l’indicizzazione dei mutui variabili parametrati alla Bce, che però rappresentano un’infima minoranza sul mercato, perlomeno di quello italiano. (Corriere della Sera)

Ne parlano anche altre fonti

“Era una decisione attesa quella sui tassi del Consiglio direttivo della BCE. Diversamente avremmo compromesso i processi di crescita, anche se temo che il segnale sia ancora troppo timido e non credo contribuirà a modificare gli scenari economici europei”. (TorinOggi.it)

Il taglio del costo del denaro da parte della BCE sta avendo effetti positivi anche nell'ambito dei prestiti personali. "A differenza di quello dei mutui, il settore del credito al consumo tende a muoversi in modo meno marcato e con tempistiche dilatate rispetto alle decisioni della BCE; nonostante questo, però, il calo generale del costo del denaro sta avendo i primi effetti positivi anche sul fronte dei prestiti personali", spiega Aligi Scotti, BU Director prestiti di Facile. (Borsa Italiana)

Con la discesa dei tassi di sconto, attesa da tempo e decisa grazie a un calo consistente dell’inflazione, i mutui dovrebbero diventare meno cari, così come i prestiti personali. (A I Conti di famiglia su Radiolina abbiamo sentito Yuri Griggio di Facile. (L'Unione Sarda.it)

Bce riduce i tassi, ma le imprese restano scettiche: “Effetto limitato sulla ripresa economica”

Leggi tutta la notizia "Era una decisione attesa quella sui tassi del Consiglio direttivo della BCE. (Virgilio)

L’inatteso calo dell’inflazione sotto al 2% potrebbe, infatti, accelerare la tabella di marcia della Bce nel suo percorso di allentamento monetario. (Quotidiano di Sicilia)

“Era una decisione attesa quella sui tassi del Consiglio direttivo della BCE. Diversamente avremmo compromesso i processi di crescita, anche se temo che il segnale sia ancora troppo timido e non credo contribuirà a modificare gli scenari economici europei”. (newsbiella.it)