Valentina Petrillo, prima transgender paralimpica: in pista contro le polemiche e per l'inclusione
Articolo Precedente
Articolo Successivo
ROMA. Prima i fatti, con la qualificazione ai 200 metri alle Paralimpiadi di Parigi e poi le parole per rimandare al mittente ancora una volta le polemiche sulla sua partecipazione ai Giochi paralimpici in Francia. Nella zona mista dello Stade de France subito dopo il pass alla semifinale T12, che poi l'ha vista finire terza ed eliminata questa sera, Valentina Petrillo - prima transgender a partecipare alle Paralimpiadi, ufficialmente donna dal 2021 per lo Stato italiano - torna sul dibattito innescato ultimamente anche dalla scrittrice J. (l'Adige)
Se ne è parlato anche su altre testate
La cinquantenne napoletana, già impegnata nei giorni scorsi sui 400 metri, ha mancato la qualificazione per la finale sul mezzo giro di pista correndo in 25.92 e ritoccando dunque il suo record stagionale stabilito stamattina nel turno preliminare (25.95). (OA Sport)
Nelle semifinali dei 200 T12, l’azzurra taglia il traguardo in 25.92 che le vale il primato stagionale in una semifinale caratterizzata da una doppia partenza a causa di una squalifica: “Non sono contenta ovviamente della prestazione, però evidentemente ho pagato le due sessioni dei 400 e ne ho risentito nei 200. (FISPES)
"Ora lo posso dire: non mi hanno nemmeno fatto accedere ai bagni”. Personale con record italiano nei 400m T12 qualche giorno fa, e stasera in semifinale dei 200m l’azzurra ipovedente fa segnare il primato stagionale, 25”92. (Luce)
Valentina Petrillo, sprinter ipovedente, ha chiuso la sua avventura paralimpica non riuscendo a qualificarsi per la finale dei 200 metri, come era successo nei 400. Alla Paralimpiade ha scritto una piccola, grande pagina del libro dello sport: è stata la prima atleta transgender a competere ai Giochi Paralimpici, seguendo quello che fece la neozelandese Lauren Hubbard all’Olimpiade di Tokyo. (Corriere della Sera)
FINE DEL SOGNO "Le critiche mi hanno lasciato amarezza, nascere uomini non vuol dire essere persone superiori o persone che vincono. Tutti noi abbiamo vantaggi biologici, chi in un modo chi in un altro. (Sport Mediaset)
Eliminata in semifinale nei 200 metri nonostante il suo personale stagionale (25”92), Valentina Petrillo si è poi sfogata nel dopogara e ha attaccato chi ha posto dubbi sulla sua presenza alle Paralimpiadi per via del suo essere atleta transgender (la Repubblica)