L’Italia arresterà Netanyahu? La (non) decisione della Meloni

Che fare? Se domani Benjamin Netanyahu e l’ex ministro Yoav Gallant sbarcassero a Fiumicino, cosa farebbe il governo? Invierebbe i carabinieri a prelevare il premier di uno Stato estero per consegnarlo nelle mani della Corte Penale Internazionale? Mistero. Non si sa. Perché se gli Usa hanno già definito “folle” il mandato d’arresto per “crimini di guerra”; se l’Ungheria s’è schierata al fianco di Bibi; se l’Olanda, l’Irlanda, la Slovenia e Cipro si sono già mostrate con le manette in mano; nel mezzo del cammin di nostra indecisione ci sono ancora Francia, Germania e ovviamente Italia (Nicola Porro)

La notizia riportata su altre testate

A 24 ore dal mandato di arresto emesso dalla Corte penale internazionale nei confronti del premier israeliano, Benjamin Netanyahu, e dell'ex ministro della Difesa, Yoav Gallant, per crimini di guerra e contro l'umanità, la presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, indica la linea del Governo italiano, rimettendo ordine dopo una serie di prese di posizione non univoche all'interno dell'esecutivo, tanto che il vicepresidente del Consiglio, Matteo Salvini, in mattinata aveva manifestato la convinzione che la premier avrebbe trovato "una sintesi", di fronte ad un problema che si pone "a livello internazionale". (Adnkronos)

Non li arresteranno perché questo anzitutto avverrebbe se per esempio entrassero negli Stati Uniti e in Russia e Cina (non proprio tre staterelli) che non riconoscono la Corte penale internazionale, oltre ovviamente a Israele. (il Giornale)

Ultim'ora news 22 novembre ore 14 Il ministro della Difesa, Guido Crosetto, registrando la puntata di Porta a Porta su Rai Uno ha chiarito che dato che l’Italia aderisce alla Corte penale internazionale, «se venissero in Italia Netanyahu e Gallant dovremmo arrestarli». (Milano Finanza)

Piero Fassino sbrocca con Tiziana Ferrario: "Sto parlando d'altro, lo vuoi capire?"

PUBBLICITÀ L'intervista di Euronews alla vicepresidente della Commissione europea Věra Jourová dopo che Viktor Orbán ha annunciato che inviterà Benjamin Netanyahu nonostante il mandato di arresto della Corte penale internazionale (Euronews Italiano)

Il ministro della Difesa Crosetto: "Ritengo sia una sentenza sbagliata - dice -, che ha messo sullo stesso piano il presidente israeliano e il ministro della Difesa israeliano con il capo degli attentatori, quello che ha organizzato e guidato l'attentato vergognoso che ha massacrato donne, uomini, bambine e rapito persone a Israele, che è quello da cui è partita la guerra. (Il Giornale d'Italia)

Mentre il governo di Israele ha già annunciato ricorso contro la decisione della Corte Penale Internazionale di spiccare un mandato d'arresto internazionale contro il premier Benjamin Netanyahu e l'ex ministro della Difesa Gallant, l'esponente del Pd Piero Fassino, ospite di David Parenzo in studio a L'aria che tira su La7 non nasconde le sue perplessità sulla sentenza dei giudici. (Liberoquotidiano.it)