Epifania, Papa Francesco: "Dio ci chiama a promuovere la cultura dell'accoglienza"
Epifania, Papa Francesco: "Dio ci chiama a promuovere la cultura dell'accoglienza" 06 gennaio 2025 Papa Francesco ha presieduto la messa dell'Epifania nella Basilica di San Pietro, in Vaticano. "La stella, che in cielo offre a tutti la sua luce, ci ricorda che Dio, facendosi uomo, viene nel mondo per incontrare ogni uomo e donna della terra, a qualsiasi etnia, lingua e popolo appartenga, e che a noi affida la stessa missione universale", ha detto il Pontefice durante l'omelia. (Il Sole 24 ORE)
Su altre fonti
"Basta colpire i civili". Nella Messa del 6 gennaio l'auspicio di seguire la stella per camminare nell'amore. (Avvenire)
“Oggi la Chiesa celebra la manifestazione di Gesù, e il Vangelo si concentra sui Magi, che al termine di un lungo viaggio giungono a Gerusalemme per adorare Gesù. Se facciamo attenzione, scopriamo una cosa un po’ strana: mentre quei sapienti da lontano arrivano a trovare Gesù, quelli che erano vicini non muovono un passo verso la grotta di Betlemme. (korazym.org)
Benedetta Capelli – Città del Vaticano Lontananza e vicinanza. Il Pontefice si sofferma sull’atteggiamento di chi accoglie la nascita di Gesù, andando di fretta come i pastori, venendo da lontano come i Magi o restando lontani pur essendo fisicamente vicini. (Vatican News - Italiano)
Città del Vaticano Il sorriso per la dirompente esibizione del CircAfrica in Aula Paolo VI (con tanto di elefanti animatronics), lascia presto il posto al dolore, sul volto del Papa, per il perdurare dei conflitti che piagano diversi ‘pezzi’ del mondo. (Vatican News - Italiano)
Papa Francesco: "Più simili a pastori o insensibili alla presenza di Gesù?" (Liberoquotidiano.it)
Papa Francesco si è affacciato alla finestra dello studio del Palazzo Apostolico Vaticano e ha recitato l’Angelus con i fedeli presenti in Piazza San Pietro. “Noi, oggi, a quale categoria apparteniamo? Siamo più simili ai pastori, che la notte stessa vanno in fretta alla grotta, e ai Magi d’Oriente, che partono fiduciosi alla ricerca del Figlio di Dio fatto uomo; o siamo più simili a coloro che, pur essendo fisicamente vicinissimi a lui, non aprono le porte del loro cuore e della loro vita, rimangono chiusi e insensibili alla presenza di Gesù?”. (In Terris)