Giardino degli orrori. Chi è Chiara, una studentessa come tante

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Giardino degli orrori. Chi è Chiara, una studentessa come tante Ha un nome e un volto la studentessa 22enne di Parma indagata per infanticidio e occultamento di cadavere dopo la scoperta ad agosto di un neonato morto abbandonato nel giardino di una villetta bifamiliare a Vignale di Traversetolo e il successivo ritrovamento di ossa di quello che si ritiene potesse essere un altro bambino, sepolto sotto pochi centimetri di terra. (24Emilia)

Se ne è parlato anche su altri giornali

Così Chiara Petrolini, la studentessa universitaria di 22 anni accusata di omicidio volontario premeditato e occultamento di cadavere, ha ucciso il suo bambino, ritrovato il 9 agosto in giardino, quando la 22enne era ormai partita con la f… Poi l’ha chiuso in un sacchetto, prima di seppellirlo nel giardino di casa. (la Repubblica)

Secondo un’indiscrezione dell’ultima ora di martedì 17 settembre, alla 22enne ora indagata per omicidio premeditato e occultamento di cadavere dopo il ritrovamento dei neonati morti nel giardino della sua abitazione a Traversetolo, in provincia di Parma, in passato sarebbe stato negato l’arresto. (Virgilio Notizie)

È durato circa tre ore e mezza il nuovo sopralluogo del Ris di Parma nella villetta bifamiliare di Traversetolo dove sono stati trovati i corpi di due neonati. Sono rientrati nella casa dove abita Chiara Petrolini a scavare nel giardino dove il 9 agosto e poi un mese dopo sono stati fatti i drammatici ritrovamenti. (Quotidiano di Sicilia)

Neonati sepolti a Traversetolo, quando una madre assassina uccide anche se stessa

L'avrebbe successivamente chiuso in un sacchetto di plastica prima di seppellirlo nel giardino di casa. Per gli inquirenti, Chiara Petrolini, 22 anni, studentessa universitaria di Traversetolo in provincia di Parma, avrebbe lasciato morire il neonato appena partorito nel suo appartamento, senza badare a lui. (il Giornale)

Traversetolo Nessun segno di pentimento, nessun segnale che lasciasse intravedere il dramma interiore. Davanti ai fatti nessuna traccia di umanità, nessun legame con le vite che ha portato dentro di sé. (Gazzetta di Reggio)

Ma per capire il gesto di questa madre che ha ucciso una parte di sé, più che milizie di psichiatri e ghigliottine sociali, forse è più il momento … (La Stampa)