Padre stermina familiari e vicino, poi si ammazza. L'unico figlio sopravvissuto: «Mi sono salvato fingendomi morto»

Padre stermina familiari e vicino, poi si ammazza. L'unico figlio sopravvissuto: «Mi sono salvato fingendomi morto»
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ilgazzettino.it INTERNO

Lo spirito di sopravvivenza mentre su di te si abbatte inesorabile la morte e il terrore. Quando il figlio 14enne di Roberto Gleboni ha visto il padre prendere in mano la pistola e uccidere tutti i membri della sua famiglia uno dopo l'altro in casa sua a Nuoro, ha fatto l'unica cosa che poteva fare. «Mi sono finto morto», le sue parole, riportate da La Nuova Sardegna. Così l'operaio 50enne è andato via di casa per dirigersi in quella della mamma e togliersi la vita. (ilgazzettino.it)

Ne parlano anche altri giornali

Prelevati gli organi di Paolo Sanna, il 69enne ucciso a Nuoro da Roberto Gleboni. Insieme a Sanna sono morti lo stesso Gleboni, la figlia, la moglie e uno dei figli. Sanna aveva lavorato alla Asl che ringrazia i familiari per l’importante gesto, come si legge nel comunicato. (vistanet)

SETTORE: Personale Operaio INSERITO DA: Orienta spa – IL GIORNO: 01/09/2024 (Il Giornale dell'Umbria – il giornale on line dell'Umbria)

Chi era Roberto Gleboni, autore della strage di Nuoro Chi era Roberto Gleboni: il racconto del segretario della Fai Cisl (Virgilio Notizie)

Roberto Gleboni, chi era il killer di Nuoro: «Pensava di aver costruito la famiglia perfetta. Ma era ossessionato, controllava tutti»

«Ho finto di essere morto», è stato lui stesso a dirlo, secondo quanto riporta La Nuova Sardegna, ai medici dell'ospedale San Francesco prima che lo operassero al volto. Anche lui è stato colpito da un proiettile, ma di striscio. (Vanity Fair Italia)

NUORO – Due giorni dopo la strage familiare i nuoresi apparentemente sono immersi nella loro quotidianità: tutti corrono verso i loro impegni ma quando ci si ferma allora si torna a riflettere… Perché è successo nella nostra realtà? Cosa né sarà dell’unico figlio superstite di questa strage? Il secondogenito 14enne ancora ricoverato all’ospedale San Francesco, l’unico che si è salvato assieme alla nonna paterna da una mattanza iniziata all’alba di un mercoledì mattina solo in quanto si è finto morto. (Cronache Nuoresi)

Negli anni sono arrivati gli altri due figli e il legame si era cementato. Per il marito, Giusi aveva rinunciato a tutto, facendo esclusivamente la casalinga. (Corriere della Sera)