Open Arms, Salvini: «Non mi dimetto se mi condannano». Scintille con i lombardi
La questione del Nord all’interno della Lega covava da tempo sotto la cenere. È scoppiata fragorosamente ieri, nel giorno dell’incoronazione di Massimiliano Romeo a segretario del partito in Lombardia: se non parliamo del Settentrione «i voti non li prendiamo più», ha detto il capogruppo al Senato. Nel giorno in cui il governatore Attilio Fontana è tornato a parlare non solo di autonomia differenziata ma anche di «Padania libera» e di nemici interni. (ilmessaggero.it)
Ne parlano anche altri giornali
Durante l'ultimo fine settimana, nonostante il sabato piovoso, un gruppo di Militanti delle Sezioni di Fucecchio e di Gambassi Terme guidato dal Vicesegretario Provinciale di Firenze, Marco Cordone e dal Responsabile Sicurezza di Fucecchio, Andrea Frino ha messo in atto dal Valdarno Inferiore (Fucecchio)e l'alta Valdelsa Fiorentina (Gambassi Terme e Montaione), una vera e propria campagna con relativa raccolta firme, di sostegno al Vicepresidente del Consiglio Matteo Salvini che rischia 6 anni di carcere per avere bloccato l'immigrazione clandestina e difeso i confini dello Stato italiano e per sostenere la petizione promossa dall'Europarlamentare Susanna Ceccardi, sulla contrarietà alla costrizione culturale e familiare di indossare il velo islamico per andare a scuola, ai fini di proteggere bambine e adolescenti, toccate da questi problemi. (gonews)
Nel giorno in cui il governatore Attilio Fontana è tornato a parlare non solo di autonomia differenziata ma anche di «Padania libera» e di nemici interni. La questione del Nord all'interno della Lega covava da tempo sotto la cenere. (ilgazzettino.it)
Poi interviene alla festa di Fratelli d’Italia, in collegamento, per lanciare messaggi di affetto alla premier Giorgia … (la Repubblica)
Il 20 dicembre il vicepremier e leader della Lega, Matteo Salvini, sarà nell’aula del carcere Pagliarelli di Palermo per l’udienza sul processo Open Arms e in vista della sentenza attesa. (Giornale di Sicilia)
L’intervento del leader della Lega Matteo Salvini a Milano il 15 dicembre. «Al processo di venerdi' ho tre giudici che decidono, che spero non siano militanti di nessun partito e che decidano in base alla norma». (ilgazzettino.it)
Il caso che coinvolge l’allora ministro dell’Interno non è solo un processo personale, ma tocca un principio fondamentale: la separazione dei poteri e la piena autonomia della politica nelle decisioni che rientrano nelle sue prerogative costituzionali. (L'Opinione)