Matteo Salvini salta il CdM: "Motivi familiari", il rientro a Milano

Matteo Salvini salta il CdM: Motivi familiari, il rientro a Milano
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Liberoquotidiano.it INTERNO

Matteo Salvini è rientrato a Milano poco dopo le 15 di oggi, venerdì 29 novembre, per motivi familiari. Il vicepremier e ministro delle Infrastrutture, dunque, non ha preso parte al Consiglio dei ministri in programma a Palazzo Chigi. Consiglio che, durante una seduta lampo, ha approvato la delibera che dichiara l'interesse strategico nazionale del programma di investimento iniziale da 1,2 miliardi di euro presentato da Amazon Web Services (Aws), per stabilire ed espandere l'infrastruttura e i servizi cloud in Italia (Liberoquotidiano.it)

La notizia riportata su altri media

Il primo incontro dopo la “crisetta” di governo registra l’assenza di Matteo Salvini. Il Cdm si è concluso infatti dopo circa 15 minuti, con l’approvazione, tra l’altro, del dl Giustizia. (Il Dubbio)

Si tratta dell'ultimo Cdm di Raffaele Fitto, ministro per gli Affari europei, il Sud, le Politiche di Coesione e il Pnrr, pronto a fare le valigie per Bruxelles dove dal primo dicembre assumerà l'incarico di vicepresidente esecutivo della Commissione Ue e commissario alla coesione e le riforme. (la Repubblica)

Prezzo a Tutti 0 € 50.000 € 80.000 € 100.000 € 150.000 € 250. Regione Qualsiasi Abruzzo Basilicata Calabria Campania Emilia-Romagna Friuli-Venezia Giulia Lazio Liguria Lombardia Marche Molise Piemonte Puglia Sardegna Sicilia Toscana Trentino-Alto Adige Umbria Valle d'Aosta Veneto (ilmessaggero.it)

Niente Cdm per Matteo Salvini: è tornato a Milano per motivi personali

Matteo Salvini non ha presenziato al Consiglio dei ministri tenutosi oggi a Palazzo Chigi nel primo pomeriggio. Il vicepremier è rientrato a Milano poco dopo le 15 per motivi personali. (Lettera43)

Quindici minuti di riunione. Con una seduta lampo, il consiglio dei ministri odierno ha approvato - a quanto si apprende - il decreto che contiene misure in materia di giustizia. (il Giornale)

Dal testo sarebbero state stralciate le parti che prevedevano nuove sanzioni disciplinari nei confronti dei magistrati (Open)