Bologna, la ricerca di case e stanze e il rischio di truffe negli affitti: «La caparra senza far vedere nulla ma non sono caduta nel tranello»
«Bisogna fare davvero molta attenzione, oltre che avere pazienza nel cercare una casa accessibile, perché di persone pronte ad approfittarsi di una situazione complicata per gli studenti ce ne sono davvero tante». A dirlo è Elisa, 19 anni, toscana presto matricola dell’Università di Bologna. Per la prima volta si è dovuta buttare a capofitto nella ricerca di una stanza — o di un posto letto come alla fine è stato — e affrontare il caro affitti di una città sempre più pressata da canoni mensili esorbitanti. (Corriere della Sera)
Su altre fonti
I dati rilevati dal Censis sul numero di immatricolazioni rilevano un aumento di iscrizioni nelle università del Sud e delle Isole, mentre sempre meno studenti scelgono la vita da fuorisede nelle grandi città. (Skuola.net)
Uno studente universitario su tre fatica a trovare casa, perché una stanza costa in media 470 euro, ma soprattutto perché ci sono 850mila fuorisede rispetto a 60mila posti letto. Inevitabilmente la spietata legge del mercato fa impennare i prezzi con le famiglie costrette a sacrifici enormi, a volte nemmeno sufficienti, per consentire ai figli di studiare nella città che sognano. (Gazzetta del Sud - Edizione Calabria)
Il costo di mantenimento di uno studente universitario può essere più impegnativo di un mutuo. Il “pezzo di carta” oltre che sudato può essere anche…salato. (ilmessaggero.it)
A pochi giorno dall’inizio delle attività arriva il problema più temuto dagli studenti, quello degli affitti universitari. Come si è evoluta la situazione per questo nuovo anno accademico? (PianetaDesign)
I miei coinquilini hanno visto aumentare il prezzo della loro camera di quaranta euro, con affitti già a 500 euro“, afferma Leonardo. “Vedo dalla mia esperienza e confrontandomi con amici o l’esperienza di mia sorella, che gli affitti sono aumentati molto. (Il Fatto Quotidiano)
«Nonostante tutto non voglio perdere la speranza di riuscire a trovare una soluzione adatta e, soprattutto, in tempo con l’inizio delle lezioni». (Corriere della Sera)