Roberto Burioni sulla malattia in Congo: "Una forma particolarmente grave di malaria, non è una nuova malattia"
Roberto Burioni sulla malattia in Congo: "Una forma particolarmente grave di malaria, non è una nuova malattia" "C'è stato un comunicato del ministero della salute del congo che ha detto che è una grave forma di Malaria". Così Roberto Burioni sull'epidemia scoppiata nel paese Africano che nei giorni scorsi ha portato l'Italia a innalzare i livelli di attenzione ai punti di ingresso portuali e aeroportuali sulle persone in arrivo dal Congo. (La Stampa)
Su altre fonti
ROMA – E’ risultato positivo alla malaria l’uomo che in Veneto è morto dopo il ritorno da un viaggio in Congo, mentre si attendono i risultati delle analisi relative alle altre due persone ricoverate in Toscana e in Calabria (all’ospedale di Cosenza) al rientro dallo stesso Paese africano, entrambe guarite e dimesse. (Quotidiano online)
Spunta una nuova ipotesi sulla malattia sconosciuta che sta colpendo la Repubblica Democratica del Congo: i portavoce del governo sostengono che possa essere coinvolta anche l'influenza in co-infezione con altri virus, come Sars-CoV-2. (Today.it)
«È un caso grave di malaria sotto forma di malattia respiratoria». «Il mistero è stato risolto» ha scritto il ministero in una nota. (il manifesto)
"Si tratta di un'influenza che è stata formalmente identificata", ha affermato il portavoce del governo Patrick Muyaya. Circa il 28% dei campioni analizzati sono positivi all'influenza; frequentemente inoltre sono stati rilevati rhinovirus e Sars-Cov-2. (ANSA Brasil)
Roma, 19 dicembre – Per disinnescare ogni tentazione di pericoloso e ingiustificato allarmismo, il ministero della Salute, in relazione al caso del 55enne della provincia di Treviso deceduto di ritorno da un viaggio in Congo nella capitale Kinshasa e a nord lungo il fiume Congo, ha immediatamente diffuso un comunicato ufficiale congiunto con l’Istituto superiore di sanità. (RIFday)
L'Italia ha innalzato i livelli di attenzione ai punti di ingresso portuali e aereoportuali sulle persone provenienti dal Congo, a scopo precauzionale. Al momento, non esiste infatti nessuna indicazione sulla presenza di focolai nel nostro Paese associabili ad una malattia ancora non diagnosticata con sintomatologia che include febbre, mal di testa, tosse, naso che cola) e dolori muscolari. (- DottNet)