Sul canone Rai la destra fa ammuina, ma nessuno parla di tagli agli sprechi e piani economici (di M. Anzaldi)

Da giorni sui giornali viene dato ampio spazio, con titoli in bella vista, al dibattito sulla riduzione del canone Rai a 70 euro per il 2025, proposta dalla Lega e osteggiata da Forza Italia. Premesso che la manovra è stata approvata in Consiglio dei Ministri e inviata alle Camere da questi stessi partiti che da giorni alimentano il dibattito sui mezzi di comunicazione, oggi leggiamo addirittura che in prima pagina Repubblica titola: “Lo scontro sul canone Rai, strappo di Forza Italia. (L'HuffPost)

La notizia riportata su altri giornali

Oggetto del contendere il canone Rai. A meno di 24 ore di distanza dal “proficuo incontro”, come recitava il testo diramato da palazzo Chigi a proposito del vertice di centrodestra di domenica, scoppia al Senato la rissa in maggioranza sul decreto fiscale collegato alla Manovra. (LA NOTIZIA)

Al momento tutti i tentativi di trovare una mediazione in maggioranza sono falliti: sulla conferma del taglio del canone Rai da 90 a 70 euro, battaglia portata avanti dalla Lega sulla quale si registra l'opposizione di Forza Italia, non c'è intesa. (La Stampa)

Il provvedimento avrebbe dovuto arrivare in Aula mercoledì dopo il voto sugli emendamenti in commissione, più volte rinviato. Il vertice domenicale tra Giorgia Meloni e gli alleati non è bastato per appianare le divergenze di vedute su riduzione del canone Rai, payback sanitario e altre richieste di modifica firmate da singoli partiti e non condivise dagli altri. (Il Fatto Quotidiano)

Niente accordo su riduzione canone Rai, le tensioni che complicano la Manovra

Ieri la giornata è cominciata con la Lega che manifestava la volontà di andare avanti sulla richiesta, sostenuta nei giorni scorsi dallo stesso leader Matteo Salvini, di confermare il taglio del canone Rai da 90 a 70 euro applicato nel 2024 (cosa che il disegno di legge di Bilancio per il 2025 invece non fa). (Corriere della Sera)

Venti euro in più all’anno per famiglia non cambiano la vita agli italiani”. Il servizio pubblico va rilanciato come la Bbc. (L'Opinione)

La trattativa interna alla maggioranza si scontra con richieste divergenti e coperture incerte: in poche parole, è molto probabile che non venga ridotto a 70 euro come caldeggiato dalla Lega. La situazione è tesa e c'è poco tempo, ma sul tavolo del governo spunta di nuovo il canone Rai (QuiFinanza)