Separazione carriere, Forza Italia ritira i suoi emendamenti: resta il sorteggio per i laici del Csm. Ma a svuotarlo sarà la legge ordinaria
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Forza Italia ritirerà i suoi emendamenti al ddl costituzionale sulla separazione delle carriere, in discussione in prima lettura mercoledì nell’Aula della Camera. Le proposte di modifica dei berlusconiani, le uniche presentate in Aula dalla maggioranza, chiedevano di escludere i membri laici dei futuri Consigli superiori della magistratura – uno per i requirenti e uno per i giudicanti – dall’elezione tramite sorteggio, che così sarebbe rimasta prevista solo per i membri togati, quelli scelti dai magistrati nelle proprie file. (Il Fatto Quotidiano)
Su altri giornali
Alla fine Forza Italia innesta la retromarcia e decide di ritirare l'emendamento che avrebbe restituito al parlamento in seduta comune la scelta dei membri laici del Csm. Sorteggio si, sorteggio no. (il Giornale)
Con 24 voti, compresi quelli di tutti i membri togati (oltre a due laici e due membri di diritto), il Csm ha approvato un parere particolarmente critico nei confronti della riforma della Giustizia contenuta nel disegno di legge costituzionale del governo, appena approdato alla Camera (Il Sole 24 ORE)
Sono stati invece 4 i voti espressi in plenum a sostegno della proposta di parere favorevole alla riforma, di cui è stato relatore il laico eletto in quota FdI Felice Giuffré. Tra questi quello del Consigliere laico in quota Forza Italia Enrico Aimi che ha spiegato cosi il suo voto: (La Pressa)
Il governo decide di blindare il ddl costituzionale sulla separazione delle carriere e Forza Italia fa marcia indietro sull’emendamento che vietava il sorteggio per i componenti laici del Csm. Non sarà messo ai voti. (LA NOTIZIA)
La proposta prevede l’istituzione di due distinti organi di autogoverno: il Consiglio superiore della magistratura giudicante e il Consiglio superiore della magistratura requirente, entrambi presieduti dal Presidente della Repubblica. (La Voce del Patriota)
La giornata di ieri ha avuto una dimensione distopica per quel che riguarda la giustizia italiana. La realtà andava da una parte, la narrazione si muoveva in senso inverso. (il manifesto)