Convalidato il fermo del fidanzato di Aurora
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Il Tribunale per i minorenni di Bologna ha convalidato il fermo del quindicenne accusato di aver ucciso la fidanzata tredicenne, Aurora Tila, precipitata dal balcone di un palazzo a Piacenza il 25 ottobre scorso. La misura cautelare è stata confermata, e il ragazzo resterà detenuto nel carcere minorile del Pratello a Bologna, dove si trova da lunedì. Durante l'udienza di convalida, i giudici hanno esaminato le prove raccolte dagli inquirenti, tra cui la testimonianza di un supertestimone e il ritrovamento di un cacciavite di 15 centimetri in possesso del giovane.
Aurora è morta dopo essere caduta dall'ottavo piano di un edificio situato in via IV Novembre a Piacenza. Il fidanzato, unico presente al momento della tragedia, nega ogni responsabilità, ma le indagini hanno portato alla sua incriminazione per omicidio volontario e porto abusivo di arma. La famiglia della vittima, assistita dall'avvocata Lorenza Dordoni, sta completando le procedure necessarie per il trasferimento della salma da Pavia, dove è stata eseguita l'autopsia, a Piacenza, in vista dei funerali che si terranno probabilmente il 5 novembre nel Duomo di Piacenza.
Il caso ha suscitato grande attenzione mediatica, e gli inquirenti continuano a lavorare per chiarire tutti gli aspetti della vicenda. La testimonianza del supertestimone, che ha aggravato la posizione dell'indagato, è stata fondamentale per la convalida del fermo. Tuttavia, il giovane continua a proclamarsi innocente, e la difesa cercherà di dimostrare la sua estraneità ai fatti durante il processo.