I pensionati sono il bancomat dello stato o viceversa?

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InvestireOggi.it ECONOMIA

C’è una notizia che circola da alcuni giorni tra le redazioni dei giornali e che potrebbe rivelarsi vera: il governo Meloni starebbe ipotizzando un nuovo taglio delle pensioni. I sindacati sono tutti sul piede di guerra e hanno avvertito l’esecutivo che non resteranno a guardare. Non è possibile, spiegano, che i pensionati fungano sempre da bancomat per lo stato, al fine di far quadrare i conti pubblici. (InvestireOggi.it)

Ne parlano anche altre testate

Allungamento dell'età pensionabile su base volontaria nel settore pubblico e una norma specifica per un nuovo semestre di silenzio-assenso per trasferire il trattamento di fine rapporto (Tfr) sui fondi pensione. (Corriere della Sera)

Questa misura, discussa sulla stampa specializzata e anticipata da fonti vicine all’ esecutivo, sembra voler replicare quanto già stabilito con la Legge di Bilancio precedente. Proprio come accaduto lo scorso anno, il Governo potrebbe decidere di anticipare il conguaglio per l’adeguamento delle pensioni all’inflazione, evitando così di attendere l’inizio del 2025. (InvestireOggi.it)

Dal primo ottobre 2024 è possibile consultare il cedolino delle pensioni: tutto ciò che devi sapere su importi, trattenute e novità fiscali. (I-Dome.com)

Assegni più ricchi fino al 5% in più: tutte le novità sulle pensioni ad ottobre

Pensioni più ricche: ecco i beneficiari Saranno più di 16 milioni le persone a ricevere l’incremento che andrà a favorire specialmente gli assegni più bassi in un range compreso tra il +1,7% e il +5,4. (Secolo d'Italia)

Si tratta, così come riporta il quotidiano Il Giornale, di una strategia del governo per incrementare gli importi delle pensioni per gli anziani dato che al giorno d’oggi risultano piuttosto bassi. Al momento si penserebbe ad un aumento di poco più di 11 euro per gli assegni di chi riceve il trattamento minimo. (iLMeteo.it)

In questo modo saranno più di 16 milioni di persone a ricevere l'incremento che andrà a favorire specialmente gli assegni più bassi in un range compreso tra il +1,7% e il +5,4%. (il Giornale)