Siria, 480 attacchi israeliani in due giorni. Al Jawlani: “Non entreremo in guerra”

Siria, 480 attacchi israeliani in due giorni. Al Jawlani: “Non entreremo in guerra”
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QUOTIDIANO NAZIONALE ESTERI

Al Bashir: "Finanziariamente stiamo male. Faremo tornare i profughi siriani" Uno dei principali obiettivi della nuova leadership siriana è "far tornare i milioni di profughi siriani che sono all'estero". È quanto ha spiegato, in un'intervista al Corriere della Sera, il primo ministro ad interim della Siria, Muhammad al Bashir. "Il loro capitale umano, la loro esperienza permetterà di far fiorire il Paese. (QUOTIDIANO NAZIONALE)

Ne parlano anche altri media

Sulla via di Damasco, ogni tot millenni, capitano miracoli. Per esempio, cambi di nome per cambiarti la vita. (la Repubblica)

Tre giorni fa, mentre l’offensiva per la conquista di Hama era ancora in pieno svolgimento, la Cnn intervistava il loro leader Abu Mohammad al-Jolani come un capo di Stato e il sito dell’emittente lo descriveva come colui che aveva «istituito un governo semi-tecnocratico nell’Idlib» e che «si è presentato come un partner valido negli sforzi regionali e occidentali per frenare l’influenza dell’Iran in Medio Oriente». (Tempi.it)

Abu Muhammad al Jolani il nuovo leader in Siria? Non secondo Lucio Caracciolo, direttore della rivista di geopolitica Limes, che nello studio di Lilli Gruber a Otto e mezzo su La7 ha detto: "Nonostante tutta l'abilità che ha dimostrato, anche politicamente, che possa essere il nuovo capo assoluto di una Siria rimessa insieme mi sembra un po' difficile", anche perché questo presuppone "il ritiro delle grandi potenze e che si mettano d'accordo le varie fazioni che agiscono sul terreno". (Liberoquotidiano.it)

Il proclama del governo Bashir: “Il mondo non ci deve temere”

Oggi Hayat Tahrir al-Sham (Organizzazione per la Liberazione del Levante),– l’acronimo con cui è conosciuta Hts – ha messo le mani sul Paese. Fino a una manciata di giorni fa, era una delle tante oscure sigle della galassia jihadista in Siria (Avvenire)

Il leader dei ribelli siriani Abu Mohammed al-Joulani ha tenuto un discorso dentro la moschea degli Omayyadi di Damasco, uno dei luoghi simbolo dell'islam imperiale. “Questa intera battaglia, fratelli miei, che si è svolta grazie a Dio, è puramente rivoluzionaria. (La Stampa)

Damasco — «Il mondo non ha più nulla da temere dalla Siria». «La gente è esausta per la guerra, non ce ne sarà un’altra», ha dichiarato nel giorno in cui i neo ministri del governo provvisorio “di … (la Repubblica)