Pirelli, Brembo vende e Camfin si rafforza
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Nel giorno dell’uscita di scena di Brembo, con l’avvenuta cessione della partecipazione del 5,58% detenuto in Pirelli & C (e il conseguente scioglimento del patto parasociale che consentiva di fatto al blocco dei soci italiani, con Camfin in testa, di controllare, in sede di voto, una quota del 28,8% del capitale), la galassia di Tronchetti Provera reagisce. La Marco Tronchetti Provera (MTp), Camfin e Camfin alternative assets annunciano il perfezionamento dell’acquisto del 2,5% del capitale di Pirelli da parte di Caa (Il Sole 24 ORE)
La notizia riportata su altre testate
L’operazione, avviata il 1° ottobre 2024, è stata realizzata tramite una procedura di accelerated bookbuilding rivolta a specifiche categorie di investitori istituzionali, tra cui i qualified institutional buyers negli Stati Uniti, ai sensi della Rule 144A del Securities Act del 1933. (Legalcommunity)
Possibile un incremento del dividendo e un’acquisizione. Quanto al gruppo della Bicocca, resta da chiarire quando Sinochem venderà il suo 37% nella società, uno scenario scontato per Equita (Milano Finanza)
L'uscita di Brembo dal capitale di Pirelli, dove la multinazionale bergamasca controllava oltre il 5,5% delle quote, rappresenta la fine di una promettente occasione per il capitalismo italiano di andare nella direzione dei trend di rafforzamento e consolidamento che su più fronti, da quello finanziario al campo industriale, sono in via di manifestazione in Europa. (Inside Over)
In Pirelli se ne va Brembo, ma si rafforza Marco Tronchetti Provera (in foto). (il Giornale)
Brembo cede Pirelli Brembo dice addio a Pirelli. Oggi, la società diretta dal ceo Daniele Schillaci ha comunicato di aver venduto la sua intera partecipazione in Pirelli, pari a circa il 5,58% del capitale della società. (Forbes Italia)
Marco Tronchetti Provera stringe la presa su Pirelli dopo l’uscita di Brembo dal capitale del gruppo degli pneumatici. La holding Camfin/Mtp dell’imprenditore ha comprato il 2,5% di Pirelli, portando così la sua partecipazione dal 22,8 al 25,3% del capitale. (Corriere della Sera)