"Così sarà un bagno di sangue". Rabbia e dolore tra i lavoratori. Oggi tutti in piazza del Campo
"Venticinque anni di lavoro qui, per finire ad essere trattata così". È lo sfogo di una dipendente, che scoppia quasi immediatamente in lacrime di disperazione, subito dopo l’annuncio da parte dei rappresentanti sindacali dei primi aggiornamenti provenienti dal tavolo a Roma sulla questione Beko. In totale 1935 esuberi in tutta Italia, alcuni stabilimenti destinati alla chiusura entro la fine del 2025: tra questi anche quello di Siena, con i suoi 299 dipendenti. (LA NAZIONE)
La notizia riportata su altri giornali
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Aguzzi: “Piano industriale presentato dalla Beko al MIMIT irricevibile, saremo parte attiva nella trattativa” (REGIONE MARCHE)
La notizia è stata comunicata ieri dai vertici della multinazionale turca (nata dalla fusione di Arcelik con Whirlpool) al tavolo ministeriale a Roma per presentare il piano industriale per l’Italia. (il Resto del Carlino)
“L’Amministrazione Provinciale di Ascoli Piceno esprime grande preoccupazione e netta contrarietà per la ventilata decisione di Beko Europe di chiudere, a fine 2025, lo stabilimento di Comunanza. Lo afferma il presidente della Provincia, Sergio Loggi, che ricorda come il 7 novembre scorso Palazzo San Filippo, partecipando al confronto instaurato al Ministero delle Imprese del Made in Italy, “espresse insieme alle altre istituzioni presenti l’urgenza imprescindibile di salvaguardare i livelli occupazionali predisponendo un piano industriale credibile e strutturato di rilancio del sito di Villa Pera”. (La Nuova Riviera)
Fabriano – Ritiro del piano industriale: questa per Maurizio Mangialardi l’unica via possibile di confronto tra Beko, istituzioni e sindacati. (QDM Notizie)