Il Mondiale per Club è a rischio? Caos nell'organizzazione del nuovo torneo
La nuova competizione voluta dalla FIFA, ed osteggiata dai sindacati dei calciatori, non decolla. Dubbi sull'organizzazione. Se ne parla da mesi, il Mondiale per Club in programma nell'estate del 2025 è una delle manifestazioni più attese. La nuova competizione calcistica, fortemente voluta dalla FIFA, dovrebbe giocarsi negli USA dal 15 giugno al 13 luglio. Dovrebbe, appunto. Ad oggi infatti, date e squadre partecipanti (tra cui Inter e Juventus) a parte, non ci sono ulteriori certezze sul Mondiale per Club. (Goal Italia)
La notizia riportata su altri giornali
Situazione in alto mare per quanto riguarda il Mondiale per Club. La nuova manifestazione della FIFA, che non va a sostituire il vecchio format a sette squadre che tornerà invece a chiamarsi Coppa Intercontinentale, è pronta a prendere il via. (TUTTO mercato WEB)
Sabato 28 settembre l’Inter conoscerà gli stadi in cui si giocheranno le partite del Mondiale per Club, che si disputerà tra giugno e luglio. Da Sportitalia viene fuori una possibilità. (Inter-News)
Cosi la Gazzetta dello Sport analizza la situazione legata al Mondiale per Club, competizione in programma a giugno 2025. Mondiale per Club, Problemi stadi e DIRITTI TV! I club chiedono CHIAREZZA. COSA SUCCEDE (Lazio News 24)
Riuscirà la Fifa a salvare il Mondiale per club? FIFA President Gianni Infantino... Non ci sono gli stadi, non ci sono i diritti tv, non c'è l'accordo con i club tantomeno con i calciatori. (Virgilio)
“Mentre le piattaforme virtuali in cui ormai si sono trasformati i partiti si occupano, fingendo di dividersi, delle vere o presunte consulenti dell’ex ministro Sangiuliano e altre armi di distrazione di massa, nel Paese reale i salari dei lavoratori italiani sono fermi da 30 anni con un costo della vita più che raddoppiato, è in corso una vera e propria de-industrializzazione con il moltiplicarsi delle ore di cassa integrazione, oltre 130.000 posti a rischio con della siderurgia, altri 8mila nel settore della produzione dell’energia (centrali a carbone e cicli combinati), circa 2.000 nel settore elettrico (a rischio per l’addio al mercato tutelato), quindi 4.094 nella chimica di base, 3.473 nel petrolchimico e nella raffinazione, 8.500 nelle telecomunicazioni. (Il Giornale dell'Umbria – il giornale on line dell'Umbria)
Nonostante la competizione sia stata annunciata diversi mesi fa, come riporta l’edizione odierna de La Gazzetta dello Sport, i dubbi su di essa sono ancora molti. (Calcio e Finanza)