Uomini che uccidono le donne: il dolore di chi resta

Ieri 25 novembre, è stata la giornata internazionale contro la violenza sulle donne, la prima senza Giulia Tramontano e Giulia Cecchettin, uccise entrambe da chi un tempo diceva di amarle, la prima addirittura incinta del suo primo bambino, quel figlio ucciso dal proprio padre, senza un minimo di rimorso, mai considerato davvero come essere vivente, ma solo un intralcio alla vita che desiderava, un'esistenza libera da relazioni, ma soprattutto priva di responsabilità, una finta libertà in nome della quale ha ucciso. (DiLei)

Ne parlano anche altri giornali

Sorso Questo pomeriggio lunedì 25 novembre, in occasione della Giornata internazionale per l'eliminazione della violenza sulle donne, nel patio esterno al Centro di aggregazione si è tenuta l'inaugurazione ufficiale del murale dedicato a Giulia Cecchettin, la ragazza padovana uccisa l'11 novembre 2023 dal suo ex fidanzato Filippo Turetta. (La Nuova Sardegna)

In Italia il dato è a 24,8%. Lievemente superiore al valore Ue del 30,7% quello dell'Italia, con il 31,7%. (L'Eco di Bergamo)

C’è un grande movimento intorno al dramma della violenza di genere, una consapevole e decisa presa di coscienza, rispetto a un tema così grave e difficile da accettare. Nonostante le molte iniziative attuate, sia a livello nazionale, che regionale e locale, i numeri indicano che in Italia c’è ancora un 33% di donne che subisce violenza. (Oggi Treviso)

Rabbia e dolore in piazza: "Fermiamo i femminicidi". Una battaglia senza età che parte dai più giovani

«Vorrei che non fosse una giornata solo fine a se stessa, ma fosse il simbolo di un percorso valido per tutto l'anno. In Veneto una ogni 600 abitanti seguita da un centro antiviolenza. (ilgazzettino.it)

Attivo dall’inizio dell’anno accademico 2024-2025, il primo chatbot di intelligenza artificiale generativa lanciato dal gruppo Multiversity è già al servizio del 100% degli studenti, con un’accuratezza superiore al 99% nelle risposte. (Frosinone News)

Empoli si è animata di eventi con le studentesse e gli studenti del ‘Virgilio’ in corteo in centro storico. La partecipazione al 25 novembre non ha età, non conosce spazio e tempo. (LA NAZIONE)