Media: gli alleati frenano e l’Ucraina rischia di restare a corto di fondi e munizioni nel momento più delicato

Articolo Precedente

precedente
Articolo Successivo

successivo
Il Fatto Quotidiano ESTERI

Secondo quanto ricostruisce l’agenzia statunitense Bloomberg, le forniture militari dell’Ucraina per il prossimo anno sono a rischio perché alcuni alleati hanno difficoltà ad assicurare i finanziamenti per Kiev e altri non intendono aumentarli. L’agenzia cita fonti a conoscenza della questione che chiedono l’anonimato e che aggiungono come la macchina da guerra di Mosca stia superando la capacità ucraina di acquisire munizioni, missili e altro materiale di cui il paese invaso ha estremo bisogno per respingere gli attacchi. (Il Fatto Quotidiano)

La notizia riportata su altri media

Il governo del Regno Unito ha annunciato l’esaurimento delle scorte di armi a causa del sostegno militare all’Ucraina, cosa che evidenzia una crisi emergente tra gli alleati occidentali, che dopo oltre due anni e mezzo di conflitto hanno ormai ridotto al minimo le risorse disponibili. (Notizie Geopolitiche)

Il 24 agosto 2024 veniva annunciata la nascita di una nuova arma fabbricata in Ucraina. Il 18 settembre è stata impiegata in un importante attacco contro le infrastrutture russe. Palianytsia, ecco cos'è e come funziona il missile ibrido di Kiev (Geopop)

Secondo il disegno di legge presentato dal governo, l’Ucraina intende destinare oltre il 60 per cento del bilancio 2025 ai settori difesa e sicurezza. “Le risorse totali destinate alla sicurezza nazionale e alla difesa nel 2025 ammonteranno a 2.223 miliardi di grivne”, pari a 48,3 miliardi di euro su una spesa pubblica complessiva prevista l’anno prossimo in 81 miliardi di euro (in crescita del 13 per cento rispetto al 2023j), come ha riferito il 24 settembre il ministero delle Finanze in un comunicato. (Analisi Difesa)

Questo è particolarmente vero in relazione all’invasione russa dell’Ucraina. Si dice spesso che gli eserciti si preparano sempre a combattere la guerra precedente. (L'Opinione delle Libertà)