Vasco Rossi e il suo Rock politico: la stoccata a Salvini è senza precedenti | VIDEO

Articolo Precedente

precedente
Articolo Successivo

successivo

Vasco Rossi si scaglia contro il leader della Lega Matteo Salvini. Uno dei suoi maggiori successi diventa un tormentone ulteriore. Basta poco per essere Vasco. Il rocker di Zocca fa i conti con la celebrità: il suo successo ormai è talmente forte e continuo da ipnotizzare generazioni con il suo rock sfrontato e profondo. Una cresta dell’onda che non si è mai abbassata dagli anni Novanta: Vasco è senza tempo perchè difficile da collocare. (Cityrumors Milano)

Se ne è parlato anche su altre testate

E lo ha fatto durante il concerto allo stadio San Nicola sulle note di Basta poco, pezzo del 2008: «Basta poco per essere intolleranti, ditelo a Salvini», è stata la prima variazione sul tema di Blasco. (La Gazzetta del Mezzogiorno)

Nuovo attacco di Vasco Rossi al vicepremier e leader della Lega, Matteo Salvini. Il Blasco ha nuovamente lanciato il suo anatema durante il celebre brano "Basta poco", cantato nell'ultima tappa del suo tour pugliese allo stadio San Nicola di Bari. (Today.it)

Vasco Rossi torna a lanciare frecciate alla politica dal palco dei suoi live (tutti sold out). Se l’anno scorso aveva messo nel mirino tutti i leader, nessuno escluso, che “raccontano solo favole”, quest’anno ha fatto riferimenti più ristretti. (Il Fatto Quotidiano)

Il rocker ha chiuso il suo Kom Tour 2024 allo stadio San Nicola di Bari (tornerà mnel 2025 con nuovi concerti) dove ancora una volta non ha usato mezzi termini parlando del vice premier leghista e dei potenti della Terra. (Corriere della Sera)

Dalla Music Arena del leghista Maurizio Fugatti a Trento, tenuta a battesimo proprio dal Kom nazionale, al Vasco Rossi di Bari che ha citato più volte il leader della Lega Salvini infilandolo nella sua storica 'Basta poco' sembra esserne passata tanta di acqua sotto i ponti. (il Dolomiti)

Vasco Rossi attacca Salvini durante il concerto: "Per essere intolleranti basta esser solo un po' ignoranti. Come lui" (La Stampa)