Furlani sul Milan: "Paratici? Ancora nulla di deciso, ma Ibra resta nel progetto"
Articolo Precedente
Articolo Successivo
Prima del derby di Coppa Italia contro l’Inter, Giorgio Furlani, amministratore delegato del Milan, ha affrontato le domande sul futuro della squadra, smentendo di aver già chiuso un accordo con Fabio Paratici per il ruolo di direttore sportivo. "Non abbiamo ancora deciso con nessuno – ha precisato – e non commento su ruoli o nomi specifici, ma stiamo lavorando per migliorare l’area sportiva". Le voci che legano Paratici al club rossonero, tuttavia, continuano a circolare con insistenza, nonostante lo stesso Furlani abbia scelto di non confermare né smentire ufficialmente l’interesse.
Paratici, ex dirigente della Juventus e del Tottenham, attualmente è squalificato fino al 20 luglio per il suo coinvolgimento nel caso delle plusvalenze, oltre a essere indagato a Roma per presunte irregolarità finanziarie durante la sua esperienza in bianconero. Il giornalista Maurizio Pistocchi, attraverso un post su X, ha criticato aspramente la possibile scelta del Milan, definendolo uno dei responsabili della "disastrosa gestione" della Juve, citando anche l’acquisto di Cristiano Ronaldo come esempio di investimento insostenibile.
Furlani, dal canto suo, ha preferito non entrare nel merito delle polemiche, concentrandosi invece sulla necessità di migliorare i risultati sportivi. "Non siamo contenti di come sta andando la stagione – ha ammesso – e stiamo già lavorando per la prossima, perché il centro del club deve essere la performance in campo". Un chiaro segnale che, al di là delle questioni dirigenziali, la priorità resta rilanciare la competitività della squadra.
Sul futuro di Zlatan Ibrahimovic, invece, l’ad rossonero è stato netto: "Siamo sempre in contatto, lavoriamo insieme in totale armonia. Per me non è cambiato nulla rispetto a qualche settimana fa: Ibra rimarrà in questo progetto". Una dichiarazione che sembra voler chiudere le speculazioni su un possibile allontanamento del ex attaccante, il cui ruolo – seppur non ancora ufficializzato – continua a essere considerato strategico nell’organizzazione del club.