Il caso Povia dopo il no del sindaco di Nichelino. Lo difendono Vannacci e Fratelli d'Italia. E lui? Non parla
«Censura» oppure «libertà di scelta»? Sono passati tre giorni da quando il cantautore Giuseppe Povia, noto per le sue posizioni controverse sui vaccini, sull’Euro, sull’aborto ha denunciato sui social di aver subito la cancellazione di 40 concerti (senza precisarne, però, l’arco temporale) per le tematiche delle sue canzoni «che nessuno mette più in musica perché altrimenti appunto ti si chiudono le porte». (Corriere della Sera)
La notizia riportata su altri giornali
Sulla vicenda è intervenuto anche il neo presidente del Consiglio regionale Davide Nicco, che ha parlato senza mezzi termini di censura, attaccando duramente la scelta fatta dalla Giunta nichelinese: "La sinistra non perde il vizio di censurare chi la pensa diversamente, ma poi accusa la destra di violare i diritti democratici. (TorinOggi.it)
Ci saranno i comici Enrico Beruschi e Margherita Fumero, e poi il liscio, la piazza dei sapori, la sfilata canina. Giuseppe Povia, invece, non ci sarà. "Concerto annullato numero 40" aveva annunciato sui suoi canali social sollevando un polverone sulla festa patronale di Nichelino arrivato fino all'Aula parlamentare. (La Repubblica)
È accaduto nei giorni scorsi a Nichelino, alle porte di Torino. Se fosse un titolo di giornale potrebbe tranquillamente essere Il nichilismo di Nichelino. (Radio Radio)
Continua a far discutere l’esclusione di Povia dalla festa patronale di Nichelino. Proprio come aveva fatto il cantautore domenica, quando aveva annunciato di essere stato cacciato «perché mi hanno appiccicato l’etichetta di destra». (Corriere TV)
Continua il botta e risposta tra Giampiero Tolardo, primo cittadino di Nichelino, e il cantante Povia per via dell’esclusione di quest’ultimo dalla festa patronale in cui, l’artista, si sarebbe dovuto esibire il prossimo 20 settembre. (Il Fatto Quotidiano)
In Sicilia, invece, è stato (Secolo d'Italia)