Gaza, gli operatori umanitari sono testimoni indesiderati per il premier NetanyahStrage di cooperanti, Netanyahu non vuole testimoni scomodi

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Vita ESTERI

Gaza, uccisi sette operatori umanitari. C’era da aspettarselo. Gli operatori internazionali presenti da anni a Gaza, molti anche italiani, sono pressoché tutti usciti dalla Striscia. Sono stati obbligati a farlo perché, come i giornalisti, erano diventati testimoni indesiderati e quindi quotidianamente sotto tiro di spari “non voluti”, effetti collaterali della guerra, come le migliaia di bambini e di donne uccise senza pietà, anzi, con orgoglio. (Vita)

Su altri media

Perché quando un «errore» porta all'uccisione di 7 persone innocenti e incolpevoli, allora alzare la mano e chiedere scusa non basta per chiuderla lì, nemmeno in un contesto di guerra. A essere colpito è stato un convoglio su cui viaggiavano sette operatori umanitari dell'ong World Central Kitchen che sono rimasti tragicamente uccisi. (ilGiornale.it)

Tutto inutile: sette cooperanti della ong internazionale World Central Kitchen sono stati uccisi ieri all’alba da un drone israeliano lungo la strada costiera vicino a Deir al-Balah, nella Striscia. Erano tre britannici, un canadese, un’australiana, un polacco e l’autista interprete palestinese. (la Repubblica)

Sette operatori umanitari della Ong Usa World Central Kitchen uccisi in raid israeliano mentre consegnavano cibo e altri rifornimenti nel nord della Striscia di Gaza. Le loro vetture centrate da un missile. (LAPRESSE)

La gente ora non saprà cosa fare, ci sarà sicuramente molta fame"."Ci aspettavamo molto dalla World Central Kitchen. "La World Central Kitchen ha soccorso molte persone, aiutandole a nutrirsi. (il Dolomiti)

Il primo ministro britannico Rishi Sunak ha telefonato al premier israeliano Netanyahu al quale ha detto di “essere rimasto sconvolto dall’uccisione di operatori umanitari, tra cui tre cittadini britannici, in un attacco aereo a Gaza ieri e ha chiesto un’indagine indipendente approfondita e trasparente su quanto accaduto”, ha reso noto Downing Street. (Il Giornale dell'Umbria – il giornale on line dell'Umbria)

La situazione finanziaria della campagna elettorale di Donald Trump dopo il pagamento della cauzione di 175 milioni di dollari e il crollo in Borsa delle quotazioni della società proprietaria del suo social network Truth. (Corriere della Sera)