Poliziotto morto nell'incidente, inchiesta per omicidio e lesioni stradali. I punti oscuri: semaforo e urgenza dell'intervento
Omicidio e lesioni stradali. Sono i reati ipotizzati per la morte dell'agente di polizia Amar Kudin, 32 anni, deceduto all'alba di ieri nell'incidente fra due auto in servizio a Monte Mario nel quale sono rimasti feriti tre suoi colleghi e un georgiano fermato per furto. La Procura ha aperto un fascicolo sembra per ora contro ignoti. Saranno disposti accertamenti che potrebbero essere affidati sempre ai vigili urbani, che hanno già effettuato i rilievi all'incrocio fra viale dei Monfortani e via dell'Acquedotto del Peschiera (Corriere Roma)
Su altri giornali
Si è arrampicato sulla balaustra della rampa di un garage di via Giuseppe Taverna e ha fermato il 34enne al quale da alcuni minuti stava dando la caccia insieme alla collega Giada Gueli dell’autoradio Primavalle 1. (Corriere Roma)
Un trasferimento chiesto per stare più vicino alla madre Vesna e alla sorella Tajma, ma soprattutto alla fidanzata Anna, trevigiana di Canizzano, che avrebbe sposato a breve. Sarebbe tornato anche a giocare e probabilmente a concludere la sua carriera sportiva proprio nella società di rugby di Paese, una realtà che lo aveva visto crescere, da quando aveva 8 anni, fino al professionismo alle porte della Nazionale. (Corriere della Sera)
Due auto della polizia si sono scontrate finendo contro il muro di un parcheggio, ribaltandosi entrambe. Gli investigatori del XIV gruppo Monte Mario della polizia locale di Roma Capitale indagano sulla dinamica dell'incidente. (Today.it)
Il giorno dopo il tragico incidente stradale mortale a Roma tra due volanti della polizia si indaga sulla dinamica dello schianto e si acquisiscono le immagini delle telecamere. (corriereadriatico.it)
Originario di Makarska, in Croazia, Amar Kudin si era trasferito giovanissimo in Italia con la famiglia, avvicinandosi al rugby con le giovanili della Benetton Rugby, per poi passare al San Donà nel massimo campionato Seniores. (La Voce di Rovigo)
Secondo quanto ricostruito, le due vetture viaggiavano in direzione opposta: una stava rientrando al commissariato, l'altra era diretta a nord della Capitale per una segnalazione di rissa. Nonostante il tentativo di frenata, l'impatto è stato inevitabile. (il Giornale)