“L’HTS detta il ritmo degli eventi, al Jolani sembra essere uno stratega”
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Le strade della città di Damasco adesso sono piene di quelli che chiamiamo indistintamente miliziani, guerriglieri, gruppi armati o ribelli. HTS detta il ritmo degli avvenimenti, ma com’è caratterizzata la loro presenza? Come si distinguono i suoi membri dagli altri ribelli? “La loro presenza è evidente, si distingue molto dagli altri gruppi armati che circolano: sono disciplinati, hanno uniformi, rispettano gli ordini”, prosegue l’inviato del Corriere della Sera interpellato dalla RSI (RSI Radiotelevisione svizzera)
La notizia riportata su altri media
La maggior parte dei miliziani, al-Jolani compreso, ha esperienze di guerriglia contro gli americani in Iraq, nelle file dello Stato Islamico. È il 2014, la guerra civile sta bruciando il Paese. (Corriere della Sera)
D.B. – Il rovesciamento del regime di Bashar al-Assad da parte dell’HTS (Hayat Tahrir al-Sham) ha sferrato un duro colpo all’Iran e alla Russia, i cui rispettivi governi sostenevano il dittatore (di fede alauita/sciita) per salvaguardare i propri interessi nella regione. (Notizie Geopolitiche)
E adesso dove lo mettiamo Abu Mohammed al Jolani? Lo si lascia sulla lista dei terroristi oppure lo si cancella e si fa finta di avere dei principi? Perché gli Stati Uniti, l’Europa, l’Occidente mai come in questo caso sono costretti ad ammettere che i principi si possono adeguare ai rapporti di forza, le convenienze, … (Il Fatto Quotidiano)
Fino a una manciata di giorni fa, era una delle tante oscure sigle della galassia jihadista in Siria. Sconosciuta ai più. (Avvenire)
Chi è il nuovo leader della Siria (Esquire Italia)
Di Enrico Oliari e Shorsh Surme – (Notizie Geopolitiche)