De Laurentiis, la Procura Figc ha richiesto gli atti sull’accusa di falso in bilancio per Manolas
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Il procuratore Chiné ha già chiesto gli atti alla Procura di Roma Il Napoli e De Laurentiis sono stati già deferiti l’1 aprile 2022 per il caso Osimhen, ma non per Manolas. Come riporta Sportmediaset, la Procura federale diretta dal procuratore Chinè ha già richiesto gli atti sull’indagine che coinvolge Aurelio De Laurentiis, presidente e proprietario del Napoli. L’accusa è di falso in bilancio. La redazione Mediaset ricorda che questo su Manolas è un filone diverso rispetto a quello relativo a Osimhen, per il quale club e presidente sono stati già deferiti. (IlNapolista)
La notizia riportata su altri giornali
I legali del numero uno azzurro, Lorenzo Contrada e Fabio Fulgeri, dichiarano che De Laurentiis chiarirà l’intera vicenda agli inquirenti, si legge su SportFace.it. (SportItalia.it)
Nuove accuse ad Aurelio de Laurentiis. Il presidente del Napoli è accusato per falso in bilancio anche per il trasferimento di Manolas in azzurro nell’estate del 2019. Indaga la procura di Roma, che ha chiuso le indagini e il nucleo di polizia economico finanziaria della Guardia di Finanza di Roma. (IlNapolista)
– Nuova accusa per il presidente del Napoli, Aurelio De Laurentiis. Gli inquirenti della Procura di Roma hanno chiuso le indagini e depositato gli atti, passo che in genere prelude alla richiesta di rinvio a giudizio, rispetto all'acquisto del difensore Kostas Manolas, dalla Roma, nel calciomercato estivo del 2019. (Quotidiano Sportivo)
De Laurentiis sarebbe stato nuovamente deferito per falso in bilancio; l’affare nel mirino, questa volta, riguarderebbe l’acquisto di Manolas (Europa Calcio)
A riportarlo è una nota ANSA. Stas Manolas dalla Roma nell’estate del 2019. (ilBianconero)
Come riportato dall'ANSA, la Procura di Roma ha proceduto dunque alla chiusura del fascicolo di indagine a carico del presidente del Napoli, che rientra nell'indagine sulle presunte plusvalenze fittizie intorno a un altro acquisto del club, ovvero quello di Victor Osimhen (Il Romanista)