ISTAT * PREZZI AL CONSUMO 2024: «A NOVEMBRE L’INFLAZIONE AUMENTA DELL’1,4% SU BASE ANNUA, ALIMENTI IN CRESCITA DA +1,7% A +2,4% »
Venerdì 29 novembre 2024 (Il testo seguente è tratto integralmente dalla nota stampa inviata all’Agenzia Opinione) – /// Secondo le stime preliminari, nel mese di novembre 2024 l’indice nazionale dei prezzi al consumo per l’intera collettività (NIC), al lordo dei tabacchi, registra una variazione su base mensile nulla e aumenta dell’1,4% su base annua, dal +0,9% del mese precedente. La risalita del tasso d’inflazione risente in primo luogo dell’accelerazione dei prezzi dei Beni energetici regolamentati (da +3,9% a +7,5%) e dell’attenuarsi della flessione di quelli dei Beni energetici non regolamentati (da -10,2% a -6,6%). (agenzia giornalistica opinione)
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Secondo le stime preliminari, nel mese di novembre 2024 l'indice nazionale dei prezzi al consumo per l'intera collettività (NIC), al lordo dei tabacchi, registra una variazione su base mensile nulla e aumenta dell'1,4% su base annua, dal +0,9% del mese precedente. (Tiscali Notizie)
IstatA novembre l'inflazione italiana accelera nuovamente su base tendenziale con le dinamiche che si concentrano in alcuni settori in particolare. (Marketscreener IT)
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A novembre, secondo le stime preliminari, l'inflazione sale a +1,4%, seppure in un quadro di complessiva stabilità dei prezzi sul piano congiunturale. Si acuiscono le tensioni sui prezzi dei Beni alimentari, che registrano una netta accelerazione della loro crescita su base annua, e dei Beni energetici, la cui spinta deflazionistica risulta fortemente ridimensionata. (Adnkronos)
Secondo le prime stime, a novembre l’indice nazionale dei prezzi al consumo (NIC) registra un aumento dell’1,4% su base annua, con una stabilità dei prezzi su base mensile. I settori più colpiti dall’incremento sono i Beni alimentari e i Beni energetici, con una significativa accelerazione dei prezzi. (Nordest24.it)
La stabilità sul piano congiunturale dell’indice generale riflette le dinamiche opposte di diverse componenti: da una parte, la crescita dei prezzi Beni energetici regolamentati (+2,7%), dei Beni alimentari non lavorati (+1,5%) e lavorati (+0,8%) e dei Servizi relativi all’abitazione (+0,3%); dall’altra, la diminuzione dei prezzi dei Servizi ricreativi, culturali e per la cura della persona (-1,2%). (Gazzetta del Sud)