Ferzan Ozpetek torna con 'Diamanti': "Resistono a tutto come le donne"
Una fiaba sul lavoro. Una storia vera di solidarietà e resilienza femminile, ma anche sullo stare insieme con le persone che ci sono o che non ci sono più. In una sola parola ‘Diamanti’, il nuovo film di Ferzan Ozpetek che arriva nelle sale il 19 dicembre con Vision Distribution. "È stata Mina a suggerirmi il titolo, che è azzeccato: le donne sono come i diamanti, resistono a tutto", dice il regista turco alla presentazione del suo 15mo film, che ha come protagoniste 18 attrici, a partire da Luisa Ranieri e Jasmine Trinca: "Non ho mai avuto il coraggio di fare un film con così tante donne, perché pensavo che sarebbe stato difficile", ammette Ozpetek, "alla fine si è rivelata una pellicola indimenticabile della mia carriera". (Adnkronos)
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“Come le donne”, afferma deciso Ferzan Ozpetek. Una ricca compagine guidata da Luisa Ranieri e Jasmine Trinca, due sorelle alla guida di un atelier dove si confezionano costumi per il cinema e per il teatro, e in cui lavorano Paola Minaccioni, Geppi Cucciari, Anna Ferzetti, Lunetta Savino, Nicole Grimaudo, Milena Mancini, Aurora Giovinazzo, Loredana Cannata, Giselda Volodi, Sara Bosi, Vanessa Scalera, Mara Venier. (QUOTIDIANO NAZIONALE)
Ed ecco dunque le attrici – e non solo attrici perché nel cast c’è pure Mara Venier – che hanno raccolto la sua richiesta di partecipare al nuovo film. Verrebbe da scrivere così, e lo scriviamo pure, anche se la frase può sembrare a prima vista maschilista. (OGGI)
Un cast tutto al femminile lo sognava da anni Ferzan Ozpetek e per Diamanti, in uscita il 19 dicembre, ha avuto il coraggio. Il regista e le due protagoniste Ranieri e Trinca hanno parlato del film. (ComingSoon.it)
Dopo 19 anni da La finestra di fronte, la cantautrice torna a collaborare con il regista con una nuova canzone per la soundtrack del suo ultimo lungometraggio, al cinema dal prossimo 19 dicembre, composta da Giuliano Taviani e Carmelo Travia e prodotta e pubblicata da FM Records (Sky Tg24 )
Se Orson Welles pensava che il cinema fosse un bellissimo giocattolo con cui divertirsi, Ferzan Ozpetek è finalmente arrivato a trasformarlo in una bacchetta magica, capace di raccontare il mondo come vorrebbe che fosse. (Corriere della Sera)
Quello del cinema, cioè la sartoria dove si creano i costumi che edificano i personaggi (un plauso al lavoro di Stefano Ciammitti), nonché la finzione subito esplicitata dall’incipit programmatico: il regista, Ferzan Özpetek, e tutto il cast attorno a una tavolata, in attesa di mangiare (topos dell’autore, d’altronde) e leggere il canovaccio di Diamanti. (cinematografo.it)