Il Salento si fa Palestina con "Shoshana" di Michael Winterbottom

SALENTO – Domani arriva finalmente nelle sale, dopo più di qualche difficoltà distributiva, l’ultima impresa cinematografica del regista britannico Michael Winterbottom, presentato in anteprima durante l’ultima edizione del Festival del cinema Europeo. “Shoshana”, questo il titolo del thriller storico ispirato a fatti realmente accaduti nella Palestina degli anni 30′ che è stato girato quasi completamente tra il romanico pugliese e il barocco leccese (TeleRama News)

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Michael Winterbottom ha fatto della prolificità produttiva il suo principale marchio di fabbrica. La sua carriera ha raggiunto ritmi forsennati negli ultimi anni, toccando generi e prodotti audiovisivi di diversa forma e contenuto. (Sentieri Selvaggi)

Verso la fine del primo ventennio del Novecento, 100mila ebrei arrivarono in Palestina: “mia madre, io e mio fratello David eravamo tra loro”, narra la voce, di cui scopriamo anche il volto (l’attrice Irina Starshenbaum), che introduce il racconto dapprima dal tratto storico, con immagini d’archivio in bianco e nero, che cristallizzano il momento. (cinecittanews.it)

Attraverso la relazione tra Thomas Wilkin (Douglas Booth) e Shoshana Borochov (Irina Starshenbaum), il film racconta come la violenza e l’estremismo riescano a creare una separazione tra gli individui, costringendoli a scegliere da che parte schierarsi. (Visionario)

Shoshana recensione film di Michael Winterbottom con Douglas Booth

È interessante come il thriller risulti essere spesso uno dei migliori "generi collanti" per riuscire a parlare dei grandi eventi storici. Un tono che ha infatti la capacità di raccontare storie attraversando formati differenti (immagini d'archivio e fiction), legarsi ad altre sfumature come la love story o il coming of age e raccontare vicende in grado di farsi metafora di logiche e tematiche ben più rilevanti rispetto agli eventi narrati. (Movieplayer)

A scompaginare i piani, però, irrompe l’amore (e l’Inghilterra): la ragazza incontra l’agente Tommas Wilkin (Doughlas Booth), vice-sovrintendente della squadra anti-terrorismo britannica. Nella neonata Tel Aviv l’esule ebrea Shosana, figlia del fondatore del movimento socialista sionista Ber Borochov, continua, come giornalista, l’utopia più che l’idea paterna portata avanti ora dai kibbutz, formazione di autodifesa degli insediamenti ebraici sorta nella Palestina sotto il protettorato britannico. (cinematografo.it)

Shoshana recensione film di Michael Winterbottom con Douglas Booth, Irina Starshenbaum, Harry Melling, Aury Alby e Ian Hart (MadMass.it)