Morti annegati nel Natisone, la mamma di Patrizia: “Giusto indagare sui soccorsi, c’era il tempo per salvarli”
La famiglia di Patrizia Cormos ha accolto con soddisfazione la decisione della Procura di Udine di indagare tre operatori del soccorso per la tragedia del Natisone. “Niente potrà restituirmi mia figlia ma vorrei che chi ha sbagliato lo ammettesse e spiegasse perché i soccorsi sono arrivati così tardi e impreparati” ha dichiarato la mamma della ventenne. (Fanpage.it)
Ne parlano anche altri giornali
«Il tempo per salvarli c’era. Tre bravi ragazzi come loro non possono morire così, andando a scattare foto sul fiume». (la Repubblica)
La Procura della Repubblica di Udine ha iscritto sul registro degli indagati tre vigili del fuoco della sala operativa e un infermiere del Numero unico di emergenza 112, perché ritenuti responsabili, nell'ambito della gestione del protocollo per l'emergenza, per la tragedia avvenuta sul fiume Natisone dove, il 31 maggio, morirono Patrizia Cormos, Bianca Doros e Cristian Molnar, annegati dopo essere stati travolti dal fiume in piena. (Il Sole 24 ORE)
Abbiamo sempre detto di avere piena fiducia nella magistratura e l'impulso recente dell'inchiesta conferma la grande attenzione con cui si sta conducendo»: lo ha detto, all'Ansa, l'avvocato Gaetano Laghi, legale di Cristian Molnar, il ragazzo di 25 anni morto assieme a due amiche dopo essere stato travolto dalle acque del Natisone in piena, lo scorso 31 maggio. (ilgazzettino.it)
La famiglia continua ad avere fiducia nel lavoro degli inquirenti. Questo è un passaggio fondamentale dell'inchiesta, aspettiamo di poter consultare gli atti, che al momento non sono ancora noti. (ilgazzettino.it)
E l’ultima è un’implorazione: «Venite a salvarci, avvisate mia mamma». Quattro chiamate, una delle quali caduta nel vuoto. (ilmessaggero.it)
"Confidiamo negli sviluppi dell'indagine, per sapere cos'è successo in quei drammatici minuti: le famiglie attendono di apprendere la verità e la ricostruzione di quel giorno terribile. (Tiscali Notizie)